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Papadopulo in conferenza stampa

Con quasi tre quarti d'ora di ritardo, ha inizio la conferenza stampa di Giuseppe Papadopulo:"Ci auguriamo di iniziare la gara nel migliore dei modi, sarà vitale l'utilizzo di tutti i giocatori, anche quelli della panchina. Sul...

Redazione Toro News

Con quasi tre quarti d'ora di ritardo, ha inizio la conferenza stampa di Giuseppe Papadopulo:"Ci auguriamo di iniziare la gara nel migliore dei modi, sarà vitale l'utilizzo di tutti i giocatori, anche quelli della panchina. Sul modulo:"Penso di voler confermare i tre attaccanti, che in campo posizioneremo a seconda delle caratteristiche, per rendere loro più agevole il compito". Su Sgrigna sull'esterno:"Non lo so, non dobbiamo focalizzare l'attenzione su un giocatore, se la risuoluzione fosse solo lo spostamento di un giocatore, sarebbe fin troppo facile venirne a capo. Diciamo che Sgrigna può far parte dell'undici di partenza".

Sula condizione della squadra, anche psicologica:"Non vorrei azzardarmi a dare troppe rassicurazioni, ma la risposta dei ragazzi a livello di gruppo è stata importante. Mi auguro che domani ci sia quella positività utile a ripartire. I recuperi dopo le degenze, chiamiamole così, sono graduali. Domani dovremmo già avere un certo tipo di risposta. I risultati avrsnnno molto incidenza, l'autostima si ottiene quando arrivano i risultati, che ti fanno accrescere l'autostima e danno qualche certezza in più".

"Importante è la convinzione, prima di tutto la mia, se io sono convinto riesco a trasmettere meglio quei concetti che ritengo importanti". Sui rapporti umani, importanti per il tecnico e sul tipo di gruppo che pensa di aver trovato: "Ho intravisto, guardandoli negli occhi, guardandoci, una voglia non di rivalsa ma di mostrare quello che precedentemente volevano dimostrare e che per più motivi non sono riusciti. Cito un esempio, Iunco, Pratali e Zanetti, che vedono i compagni allenarsi, anche in loro ho visto barlumi di positività".

"Rispetto a tre giorni fa continuo ad essere positivo, ho recuperato il sonno perduto". Sul pubblico: "I tifosi sanno che abbiamo bisogno di loro, non credo che nessuno voglia essere autolesionista. I fischi?Se arriveranno saranno fischi di un amore deluso. Il Livorno mi preoccupa come nelle prossime gare mi preoccuperanno gli altri avversari".

Sui numeri che vedono Toro e Livorno in crisi di punti nel 2011: "Non azzarderi previsioni che potessero richiamare alla mente un passato non esaltante". Sul rapporto professionale e non con Novellino: "Un rapporto buono, non ho visto tra di noi quale segno prevalga, Novellino è un allenatore più o meno della mia generazione, e mi auguro che non legga (ride, ndr), domani non saremo nemici ma avversari".

Sui giocatori in dubbio: "Il fatto che ieri Rivalta non si sia allenato, al contrario di oggi, è un ottimo segnale Non voglio andare oltre, questi sono dati di fatto. De Vezze maggiormente pronto rispetto a GArofalo, in quanto il periodo di inattività è stato più lungo".

Ha una scaramanzia Papadopulo? "Il giusto, a volte mi è successo, vedendo un gatto nero, di aspettare".

Un Toro in Coppa Uefa, nel futuro? "Mi sembra una collocazione giusta per il Toro, non so se succederà con Papadopulo o con qualcuno che arriverà". Tornando sulla Terra e sull'obiettivo: "Guardiamo avanti, domani c'è il Livorno, abbiamo 36 punti a disposizione, dobbiamo ottenerne il massimo, non so quanto possa essere, uno in più di quelli che ci precedono".

Sarà una gara a viso aperto o no? "Non lo so, devo essere me stesso, presentarmi per quelli che sono i miei connotati. Non devo far vedere se sono bravo. Non sempre un buon allenatore riesce a fare una buona squadra. L'allenatore è importante, ma in funzione di quanto non si faccia vedere. Se si erge a primo attore o uomo copertina, credo che si sconfessino quelli che devono essere i ruoli. Lui prende le decisioni definitive, ma non esisterebbe se non avesse dei giocatori".