toro

Parma-Torino, perché sì e perché no: i granata non possono più sbagliare

Silvio Luciani

Verso il match / Tre motivi per credere nel Toro di Giampaolo, altrettanti per temere l'avversario di turno, in questo caso il Parma di Liverani

"È un gennaio da dentro o fuori quello che si prepara ad affrontare il Torino di Marco Giampaolo, impegnato in sette partite che potrebbero significare svolta oppure crollo definitivo. La prima sfida del nuovo anno è quella contro il Parma di Liverani, che sino ad ora ha collezionato 12 punti in classifica e ha vinto una sola partita in casa. In vista del match di questo pomeriggio, come di consueto, torna perché sì e perché no: tre motivi per credere nel Torino di Giampaolo, altrettanti per temere l'avversario di turno, in questo caso il Parma allenato da Fabio Liverani.

"PERCHÉ SÌ - Il Parma ha grandi difficoltà nella fase realizzativa. Dopo 14 giornate di Serie A con soli 13 gol realizzati, i crociati hanno il peggior attacco della competizione. Come se non bastasse, il capocannoniere Gervinho, che negli ultimi anni è spesso stato una spina nel fianco del Torino, non sarà del match a causa di un infortunio: un ostacolo importante per Liverani e i suoi.