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Piacenza-Torino

Entrano in coppia il mister e il presidente. De Biasi e Cairo siedono vicini. Sono tesi e nervosi alla vista di una giuria di cronisti agguerriti, la partenza del mister non è incoraggiante. Chi si aspettava un’autocritica rimane...

Redazione Toro News

Entrano in coppia il mister e il presidente. De Biasi e Cairo siedono vicini. Sono tesi e nervosi alla vista di una giuria di cronisti agguerriti, la partenza del mister non è incoraggiante. Chi si aspettava un’autocritica rimane deluso. Il Presidente lo spalleggia a spada tratta ribadendo che “qui si lavora per fare il massimo”. Parte lanciato De Biasi e finisce ugualmente incavolato: “Abbiamo fatto calcio champagne” dirà alla fine, chiaramente furibondo con i cronisti che lo hanno bersagliato per tutta la conferenza stampa con domande a tutto campo.

“Fortunatamente oggi non finisce il campionato. Mancano 10 partite e se le giochiamo come oggi difficilmente non porteremo a casa qualche punto. Non posso dire nulla ai ragazzi oggi, con tutte le occasioni create abbiamo perso su due tiri in porta degli avversari”.

Eppure dalla tribuna tutte queste occasioni non si sono viste…

"Abbiamo avuto molte opportunità per pareggiare e vincere. La generosità non ci è mancata, abbiamo cominciato bene e finito mettendo il Piacenza all’angolo. I giocatori han dato tutto quello che avevano, certo che perdere su rigore ci ha fatto cominciare il secondo tempo in salita. Eppure abbiamo concesso poco agli avversari e poi noi abbiamo corso il rischio di pareggiare in più di un circostanza".

Manca intensità e velocità…

"E’ una sua opinione, la rispetto".

E i fischi della curva ? Stavolta i tifosi erano 500…

"I tifosi valutano i risultati e da parte dei giocatori, l’impegno c’è stato. Ribadisco che questa partita mi avrebbe dato fastidio pareggiarla, figuriamoci perderla dopo che abbiamo giocato come abbiamo fatto, senza mai chiuderci, senza subire il gioco avversario".

Non avete l’impressione che qualcuno stia remando contro?

"Non mi pare, io la penso diversamente".

Entra Ferrarese e il Toro comincia a giocare, perché gioca poco?

"Non ho preclusioni nei confronti di nessuno. In allenamento in settimana vedo altre cose, le scelte le faccio sulla base di quanto vedo durante l’allenamento e se parte dalla panchina ci sarà un perchè".

Non crede che la squadra ci creda meno ?

"Non sono soddisfatto del risultato manco io cosa credete ? La squadra è entrata in campo e ha fatto la partita: ci siamo presentati con Lazetic subito al tiro, poi Muzzi, poi Abbruscato e la traversa e il gol fallito di un soffio. Non guardiamo solo al risultato, pensiamo a quanto visto nei ’90, certo che poi siamo dispiaciuti e seccati. La partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo combattuto, anche se penso che di più forse potevamo fare".

Dopo 10 partite su 11 sempre gli stessi commenti…

"Vedo sempre un miglioramento, poi le cose cambiano a seconda di dove le si guarda".

I cronisti attaccano: “Non critichiamo l’allenatore, ma la squadra”

“Dimentichiamo il tiro di Gallo all’incrocio, il colpo di testa di Muzzi, il tiro di Abbruscato. E loro che hanno fatto ? Quanti tiri hanno fatto quelli del Piacenza?".

Mister, sono finite le pile?

"Per me non è così. Chi perde e viene a spiegare le sconfitte dà fastidio, ognuno poi vede le situazioni coi propri occhi".

Non ha mai pensato di dare le dimissioni ?

"Non mollo neanche se i tifosi mi invitano ad andarmene. Io non mollo facilmente, anzi raddoppio gli sforzi. Poi certo che preferisco i coretti di sostegno".

Quali errori pensa di aver commesso ?

"Come voi non sono a prova di errore. Sbaglio anch’io come voi, come tutti coloro che fanno qualcosa e alla fine si farà un bilancio. Non è un momento in cui la sorte ci è amica. Ci fossero andate dentro le palle che abbiamo creato il primo tempo finiva 3-0".

E cambiare Muzzi ?

"E’ uno dei giocatori più prolifici che abbiamo in rosa, il cambio di Brevi ci ha condizionati"