Parola al mister

Rampanti: “Ora tutti contenti, ma il Torino contro la Roma ha rischiato molto”

Gianluca Sartori

Serino commenta così la vittoria dei granata di domenica scorsa: “Zaza? Speriamo segni ancora, per lui e per il Toro”

Il Torino ottiene una bellissima vittoria contro la Roma, certamente molto importante in chiave salvezza. Come in ogni martedì mattina, arriva il momento di commentare i temi più caldi di casa Toro con Serino Rampanti nel nuovo appuntamento con “Parola al Mister”.

Serino, anzitutto ti chiedo un parere sulla Superlega. Favorevole o contrario?

“Non sono favorevole alla SuperLega ma temo che il progetto alla fine verrà realizzato e lo dico con tristezza. Siamo in una società che insegue il profitto come unica stella polare. Il calcio potrebbe non essere più quello che è stato e che è tuttora, nonostante diversi problemi. Da ex allenatore del Toro Primavera, uno dei motivi di preoccupazione è anche rappresentato dalla probabile perdita di importanza dei settori giovanili. I vivai svolgono un’importante funzione sociale perché offrono un’opportunità ai giovani e a volte li tolgono dalla strada”.

Parlando invece più strettamente di Toro, quanto è vicina la salvezza dopo la vittoria contro la Roma?

“Chi ci legge settimanalmente sa che sono sempre stato convinto che Nicola avrebbe fatto bene e che la squadra avesse le carte in regola per tirarsi fuori dalla lotta salvezza, e anche con anticipo. Quindi non mi sorprende quello che è accaduto. Però credo che la partita contro la Roma vada esaminata nel dettaglio; non dobbiamo trascurare il fatto che sarebbe potuto finire diversamente”.

Cosa intendi dire?

“Hai visto tutti quei contropiedi sprecati dalla Roma nel primo tempo? Dopo il gol subito, il Torino si è gettato in avanti dicendosi “o la va o la spacca”. Fortunatamente è andata bene, e siamo tutti contenti, ma cosa sarebbe successo se quei recuperi strepitosi di Izzo, Mandragora e Ansaldi non fossero riusciti? La Roma sarebbe andata sullo 0-2. Insomma, la squadra si è presa molti rischi. Un po’ per la voglia di strafare dopo aver preso gol, e un po’ anche per le scelte di Nicola, che ha scelto una mediana di più qualità che muscoli schierando Lukic al posto di Rincon. Io farei molta attenzione a privarmi del venezuelano”.

Credi sia imprescindibile?

“Imprescindibile non lo è nessuno, però se schieri Verdi mezzala – ed è stata un’ottima intuizione quella di Nicola, in tutto e per tutto – sai che lui non eccelle nella fase difensiva, quindi magari è meglio cautelarsi con Rincon, che è l’unico dei centrocampisti con doti spiccatamente di interdizione. Insomma, non so se anche nelle prossime partite al Toro converrà prendersi tutti questi rischi. Credo che la salvezza non sia ancora raggiunta e che la squadra sia ancora in pericolo”.

Nicola, comunque, ha azzeccato i cambi nella ripresa: Zaza e Rincon hanno fatto gol.

“Sicuramente sì. Su Zaza sai come la penso: ha dato troppo poco in proporzione ai soldi spesi dal Torino per lui. Comunque speriamo continui a segnare per lui e per il Torino, così torna alla ribalta e la società si muoverà di conseguenza. Non trascurerei poi il rientro di Singo, che una volta subentrato a Vojvoda ha subito dimostrato di essere un giocatore determinante. Sempre detto, si tratta di un potenziale campione; deve solo imparare a calciare usando il mezzo-collo del piede destro. Penso Nicola l’abbia capito e spero che in allenamento lo tartassi su questo punto, perché se impara a crossare bene diventa davvero forte”.

Sanabria e Mandragora, invece, hanno dimostrato ancora una volta di aver cambiato la squadra.

“Va dato atto alla società di aver fatto due ottimi colpi di mercato pescando i profili giusti a condizioni più che oneste. Si è saputo mettere una pezza agli errori fatti in estate. Che si faccia tesoro di quanto accaduto”.