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Rampanti: “Toro, in trasferta occorre più coraggio. Non vedo amalgama nel gruppo..”

Lorenzo Bonansea

Parola al Mister / Il nostro Serino Rampanti commenta Lazio-Torino 3-1

"Per commentare Lazio-Torino 3-1 abbiamo deciso di dare nuovamente "Parola al Mister", intervistando come ogni settimana il nostro Serino Rampanti, per farci dire la sua sulla sconfitta dei granata all'Olimpico.

"Serino, in trasferta il cammino dei granata è da brividi, e anche ieri si è vista la grande differenza di prestazioni rispetto alle partite in casa di questo Toro. Come è possibile?

"Se si va a vedere, nell'epoca a due punti si affrontavano le trasferte per i pareggi, per non perdere insomma. Ora i tempi sono cambiati, e con i tre punti a vittoria è tutto diverso: le squadre adesso rischiano di più fuori casa, la giocano per vincere, e quindi - in questo contesto di oggi - questo atteggiamento del Toro mi stona un po' rispetto alla tendenza che c'è nel calcio moderno. Spesso le squadre fuoricasa non hanno timore, e anche il Toro dovrebbe avere un attegiamento più coraggioso. Perdere per perdere, è meglio giocarsela attaccando gli avversari a viso aperto. Il Torino mi sembra che abbia cambiato completamente attitudine rispetto all'inizio campionato, e non so cosa sia successo.

"Guardando la storia di Mihajlovic da allenatore, però, si è praticamente sempre registrata un'involuzione del girone di ritorno.

"Questa sicuramente può essere una spiegazione. Mihajlovic prende di petto tutte le situazioni, e nella vita si sa che non tutte si possono prendere così. Questo ha portato - secondo me - ad instaurare non buonissimi rapporti con parte dei giocatori: alcuni li vedo proprio demotivati, fanno il loro dovere - per carità - ma in una squadra non basta quello, ci vuole anche cuore ed animo se si svuole eccellere. E una delle ragioni di questa caduta verso il basso dei granata sta anche in un "guasto" nell'amalgama psicologico tra i giocatori: io poi non sono dentro e non so precisamente a cosa è dovuto, ma ho la sensazione di una squadra abbastanza disunita. E anche per questo non so per quanto tempo Mihajlovic possa realmente stare in questa squadra, nelle prossime stagioni...

"Senza voler fare scomodi paragoni, con Ventura il gioco non era spumeggiante e i punti raccolti probabilmente erano anche meno rispetto a quest'anno. Eppure, si avvertiva una certa compattezza nel gruppo che adesso si avverte meno...

"Non è un segreto che io non fossi più entusiasta di Ventura negli ultimi tempi, e sono ancora convinto che la cosa aveva stancato e che sia stato giusto cambiare. Ma i meriti bisogna darglieli, e la squadra con Ventura - con tutti i difetti - bisogna ammettere che aveva una linearità precisa: magari non aveva fantasia, ma quella linearità ha portato a grandi risultati, anche per il Toro come società.  Con Miha a volte non vedo linearità in certe scelte, è come se agisse troppo d'istinto: tipo contro la Juve, quando è stato punito in maniera pesante, ma anche in altre artite. Si è alterato un po' troppo l'equilibrio con certe scelte, e questo non ha fatto bene, oltre ad aver probabilmente compromesso l'amalgama all'interno della squadra stessa.

"Anche ieri si è vista effettivamente una difficoltà tattica di alcuni giocatori...

"Si, anche ieri Baselli era fuoriruolo, e infatti è stato sostituito. Ripeto: la squadra sta risentendo di certi errori di posizione. Ieri a centrocampo c'era nuovamente una voragine di vuoto assoluto, e l'unico a dare linearità in mediana era Lukic, che si sta dimostrando sempre più affidabile. Ma altri giocatori sono completamente avulsi in tutte le fasi, e questi sono problemi abbastanza gravi.

"Come giudichi l'innesto di Molinaro a partita in corso?

"Le fasce erano i settori che davano più problemi, e quindi il tecnico ha tentato di dare più copertura a sinistra, ma qualche problema è arrivato poi a destra. Stiamo patendo le fasi di contenimento sia in fascia che in mezzo. Anche se abbiamo rischiato di andare in vantaggio, è l'attendismo in trasferta che non paga mai, perché "attendi attendi" e alla fine prendi gol. Tornando su Molinaro, sono molto contento che sia tornato, ma certo si rimane un po' perplessi vedendo due terzini uno in fila all'altro: ad ogni modo, queste sono scelte di Miha e non si possono contestare.

"Iturbe, invece? Come ti è sembrato?

"Nel giudicarlo bisogna sempre partire dal fatto che Iturbe è stato praticamente fermo per 2 anni: è tantissimo per un giocatore come lui, è stato un danno anche psicologico, e per valutarlo bisogna aspettare ancora, occorre avere ancora un po' di pazienza. In ogni caso, e tenendo presente tutti questi fattori, Iturbe ieri non mi è dispiaciuto, non è da bocciare secondo me: a Roma lo hanno massacrato, e prima di raggiungere nuovamente la consapevolezza bisogna che si senta la fiducia addosso. I mugugni dei tifosi purtroppo non aiutano il giocatore.

"Infine, una battuta su Maxi Lopez, di nuovo in gol.

"Maxi Lopez è un giocatore - come già detto più volte - che sa fare la differenza. Entra e si sente, ha peso nell'economia della squadra. Ma non dà garanzie per 90', e quindi Miha ha fatto bene ad usarlo nel secondo tempo. Ha giocate che possono cambiare la partita, e anche prima del gol (bellissimo per altro), ha sfoderato un colpo di tacco geniale che per poco non mandava in porta un compagno: ha questi colpi importanti lui, ma ti lascia dell'amaro in bocca perchè uno con queste qualità ha gettato al vento una stagione. E in futuro si pentirà di questo purtroppo.