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Rodriguez, un grande professionista lontano da Torino

Federico Lanza

Il pagellone di fine stagione / Dopo due stagioni al Torino, Guillermo Rodriguez potrebbe fare le valigie. Rimarrà comunque il ricordo di un professionista esemplare. Voto: 7

"La grande stagione del Torino è frutto di diversi fattori, tutti importanti allo stesso modo: le scelte operate in sede di mercato (conferme e nuovi arrivi), la gestione dei giocatori da parte di Ventura, l'entusiasmo ritrovato dopo tre anni di Serie B, l'affiatamento della squadra lontano dal campo di calcio e la presenza, silenziosa ma determinante, dei cosiddetti “uomini spogliatoio”. Tommaso Berni, Alessandro Gazzi e Guillermo Rodriguez, calciatore uruguayo che la Maratona ha eletto come esempio da seguire. Insomma, un uomo, ancora prima che giocatori, d'altri tempi.

"POCHE PARTITE MA… - La sfortuna di Rodriguez è di aver trovato sulla sua strada due giocatori rifioriti come Bovo e Moretti, oltre che una bella scommessa (vinta) come si è rivelato Maksimovic, che per la prima parte del girone di ritorno ha giocato come difensore centrale. Insomma, l'ex Cesana e Penarol si è trovato la strada sbarrara. Non si può certamente parlare di sfortuna o di preferenze all'interno di un gruppo che più di una volta ha mostrato ai tifosi affiatamento e fratellanza, ma sicuramente El Pelado si sarebbe aspettato una stagione diversa. Se confrontiamo le statistiche di quest'anno con quelle della stagione passata, notiamo una grandissima differenza alla voce “partite giocate”: solo 6 quest'anno, ben 16 in meno del campionato 2012/2013.

"MAI UN LAMENTO – In questo mare di giocatori viziati, strapagati e ingrati, la figura di Rodriguez si distingue per attaccamento ai colori e professionalità, doti che i tifosi granata non possono far altro che apprezzare. A prescindere dal tasso tecnico o dai gol segnati. In panchina per buona parte della stagione, non hai mai chiesto di giocare di più (anche se lo avrebbe voluto, ma questo è naturale per un calciatore) né ha mai fatto pervenire un lamento alla società. Anzi, ha sempre aspettato in silenzio il proprio turno, facendosi trovare pronto ogni qual volta il tecnico aveva bisogno di muscoli e polmoni in mezzo alla difesa. Dopo due anni di alti e bassi nei quali il suo contributo non è mai mancato, il difensore ha la valigia in mano. Lo aspettano altri lidi, magari il ritorno in patria, dove non hai nascosto di voler chiudere la carriera. Comunque finisca questa storia, sotto la Mole rimarrà per sempre il ricordo di un uomo da ammirare.

"PRESENZE: 6

"GOL: 0

"MINUTI GIOCATI: 444

"CARTELLINI GIALLI: 0

"CARTELLINI ROSSI: 0