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Roma-Torino 0-2, scelte e approccio: così Mazzarri ha battuto Fonseca

Redazione Toro News

Confronto / I due allenatori hanno gestito la gara in maniera differente, a risultare vincente è stata la strategia granata. Vediamo come

"Il 2020 del Torino è iniziato con il piede giusto. La doppia firma di Belotti ha suonato la carica per incrementare il rendimento stagionale, Mazzarri poi ha saputo leggere la gara costringendo la Roma all'errore. Fonseca invece, pur avendo anticipato la situazione nel pre-partita, non è riuscito ad arginare il gioco del Toro. Gli uomini di Mazzarri hanno sacrificato il posseso palla per poter ripartire in contropiede e la strategia ha dato i suoi frutti. Granata e giallorossi hanno di fatto interpretato la partita in maniera opposta: andiamo a vedere le scelte di gestione dei due tecnici.

"FONSECA - "Sarà dura, il Toro ti fa giocare male", purtroppo per i suoi, senza dubbio il tecnico giallorosso ha avuto ragione. La Roma è caduta nella "trappola" granata: ha gestito la palla per gran parte della gara, arrivando quasi al 60%. In più i capitolini hanno calciato più del doppio rispetto al Toro (31 a 12). Ma tutto ciò ha portato le maglie della Roma ad allargarsi e a concedere spazi pericolosi. La scelta forse più discussa di Fonseca è stata quella di aver schierato titolare Alessandro Florenzi: l'esterno classe 1991 è entrato tempo fa in un ciclo di difficoltà e ormai rappresenta un vero e proprio caso in quel di Roma. Il giallorosso ha disputato una gara sottotono, risultando forse tra i peggiori: entrambi i gol sono nati proprio sulla sua fascia di competenza, dove Belotti si è allargato per trovare più spazio.

"MAZZARRI - Serviva "qualcosa di speciale" ed è arrivato. Il Toro ha dimostrato carattere come per settimane era stato richiesto. Concedendo il dominio nel possesso palla, i granata hanno spinto la Roma a sbilanciarsi. Di fatto è stata una di quelle partite che normalmente hanno consentito al Toro di esprimersi davvero: Mazzarri ha organizzato i suoi uomini in modo da potersi difendere ed attaccare al momento giusto. Il tutto è stato poi costruito su un modulo, il 3-4-2-1, che ha caratterizzato le ultime quattro uscite. Il Torino infatti si è presentato con il tridente collaudato (Bertenguer e Verdi alle spalle di Belotti) anche contro la quarta forza della Serie A. Questo può essere certamente un segnale di conferma: Mazzarri punterà su questo modulo fino a fine stagione e lo ha ribadito anche nel post-partita. Insomma, buona la prima per il Toro e per Mazzarri nel nuovo decennio.