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Torino, a Roma sarà una gara di rimessa. Occhio alle corsie giallorosse

Temi tattici / All’Olimpico i granata dovranno trasformare le azioni da difensive a offensive più velocemente del solito per punzecchiare una retroguardia molto solida

Andrea Calderoni

Roma e Torino iniziano il 2020 con l’umore differente. Da una parte c’è l’entusiasmo generato dai risultati positivi e dall’effetto Fonseca, dall’altra invece si respira un’aria di crisi e di delusione generalizzati. Sulla carta sarà una gara molto complicata per i granata di Walter Mazzarri, considerando anche le numerose assenze. In trasferta il Torino ha dimostrato nel recente passato di trovarsi più a suo agio, cogliendo le vittorie a Brescia e a Genova e sfornando i migliori 70 minuti stagionali a Verona. Quando non deve fare la partita la squadra di Mazzarri si comporta meglio, soprattutto se riesce a giocare di rimessa. L’assenza di Ansaldi si farà sicuramente sentire più delle altre, visto il rendimento dell’argentino nell’ultimo scorcio di 2019.

CORSIE DA CONTENERE - Tatticamente, dunque, sarà una sfida da impostare in maniera più difensiva rispetto alle ultime. In tal senso fondamentali saranno l’approccio e l’atteggiamento. Superato l’impatto iniziale, infatti, il Torino potrebbe gestire meglio la situazione. I punti di forza della Roma sono arcinoti. I cross e i colpi di testa sono un marchio di fabbrica della formazione di Paulo Fonseca. L’uomo da tenere maggiormente d’occhio è il bosniaco Dzeko, ma attenzione anche agli inserimenti dei centrocampisti. Il modulo della Roma è il 4-2-3-1. I due esterni d’attacco, di norma, puntano l’uomo e cercano spesso il fondo. Per imbrigliarli il Torino dovrà costantemente garantire una superiorità numerica. In tal senso Bremer (squalificato) avrebbe fatto comodo, soprattutto se riadattato in fase di non possesso da terzino sinistro come al “Ferraris” contro il Genoa.

COME ATTACCARE LA ROMA? - Sulle palle da fermo la Roma ha indubbie potenzialità. Smalling, arrivato dall’Inghilterra in estate, ha i centimetri dalla sua parte e poi ha grandi proprietà nel terzo tempo. Per le punizioni dirette verso la porta o per quelle da scodellare in area i giallorossi hanno un tiratore di pregevole qualità: Kolarov. Ingenuità come quelle contro l’Inter, quindi, non saranno ammesse in casa Toro. L’altro quesito è: come attaccare in maniera proficua la Roma? Il rischio che Belotti possa essere isolato all’Olimpico è alto. Tuttavia, il Toro dovrà essere capace di trasformare l’azione da difensiva a offensiva più velocemente del solito. Senza Ansaldi i granata saranno meno pericolosi sulle corsie. La speranza, infine, è che Verdi possa proseguire il processo di crescita avviato tra la fine di novembre e dicembre. In una gara sulla carta molto complessa il giocatore tecnicamente più dotato dovrà provare ad accendere la luce in attacco.