toro

Torino: Acquah si scopre insostituibile. E si rilancia anche per il futuro

Focus On / Dalla presenza del ghanese sembra dipendere il modulo di partenza: solo lui può garantire chili e centimetri per la mediana del 4-2-3-1

Redazione Toro News

Ormai è un dato di fatto: Acquah è un giocatore difficilmente sostituibile nel Torino del momento. Il centrocampista ghanese sta facendo tanto e bene e lo ha dimostrato nelle ultime partite. Tornato in campo contro il Chievo dopo aver scontato il turno di squalifica, ha disputato una buona gara e con lui il centrocampo assume tutta un’altra immagine: è l'unico centrocampista a disposizione di Mihajlovic che assicura chili e centimetri: al momento, sembra che dalla sua presenza dipenda il modulo di gioco dei granata. Se lui è disponibile, il tecnico può adottare il 4-2-3-1, se invece non lo è, come successo contro il Crotone per squalifica, Miha ripiega sulla mediana a tre.

 CAGLIARI, ITALY - APRIL 09: Acquah Afriyie of Torino celebrates his goal 1-3 during the Serie A match between Cagliari Calcio and FC Torino at Stadio Sant'Elia on April 9, 2017 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

PERIODO DIFFICILE - Imprevidibilità, muscoli e tanta corsa. Queste le caratteristiche che il ghanese possiede e che trasferisce sul campo. Non che non le abbia mai avute, sia chiaro, ma da qualche mese a questa parte sembra riesca a sfruttarle meglio e i risultati si vedono. E dire che, per Acquah, la stagione non è iniziata proprio in maniera brillante. È stato schierato poco, e quelle volte in cui era in campo le sue prestazioni non hanno convinto mister Sinisa al cento per cento, tanto da preferire lo schieramento degli altri suoi compagni di reparto. Poi è arrivata la Coppa d'Africa, che lo ha tenuto lontano dal Toro nel mese di gennaio. Ma il centrocampista ghanese non si è arreso e si è fatto poi trovare pronto quando il mister ha deciso di piazzarlo fin dal primo minuto nella partita di ritorno contro l’Inter.

 TURIN, ITALY - APRIL 02: Afriyie Acquah of FC Torino in action during the Serie A match between FC Torino and Udinese Calcio at Stadio Olimpico di Torino on April 2, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

LA CURA MIHA - E' stata la partita della svolta, per il nativo di Sunyani, che da quel momento in poi Acquah ha avuto il suo riscatto, e probabilmente parte del merito è dello stesso Sinisa, che è riuscito a “riscoprire” le sue qualità e a tirarle fuori nella maniera giusta. "Deve correre, fare legna, e fare giocate semplici: ad Afriyie chiedo questo e so che lui me lo darà sempre", dice il tecnico granata, che recentemente si è espresso positivamente anche sull'evoluzione del giocatore: "E' migliorato nella gestione". Non corre di meno, Acquah, ma corre meglio. E in questo momento è quel giocatore di cui il Toro inizia a non poter fare a meno, specie nel nuovo modulo 4-2-3-1 dove lui e Baselli sono gli interpreti principali e riescono a dare solidità al centrocampo, reparto che fino a poco tempo fa non riusciva a girare nel verso giusto. Con Ventura non riusciva a esprimersi al meglio, tanto che veniva spesso sostituito o fatto entrare in partita in corso. Ma ora la musica è cambiata. Tra Miha e il giocatore sembra essersi creata una bella intesa e lo dimostrano i fatti sul campo. Con 2 gol segnati, entrambi con tiri da fuori che non aveva mai fatto vedere in precedenza, il ghanese è ormai un pilastro fondamentale nel suo reparto: riesce a dare equilibrio e le sue galoppate sono sempre degne di nota. Senza contare l’aiuto prezioso nella copertura difensiva.

Insomma, Acquah non avrà grandissima tecnica, ma sa di certo far valere muscoli e fisico e non sembra pesargli la gestione del centrocampo. Certo, non è impeccabile e capita di vederlo ancora sbagliare su qualche apertura e fare qualche fallo di troppo, ma resta il fatto che quello delle ultime gare sia un giocatore prezioso sia per il Toro di oggi e forse anche per quello del futuro. Questo finale di stagione da protagonista, infatti, può valergli una riconferma anche per la prossima stagione che non sembrava essere così scontata: il contratto del ghanese - che ricordiamo, ha ancora tanti anni di carriera davanti essendo un classe 1992 - scade nel 2019 e non è escluso che si possa pensare a un rinnovo. Rimane solo il rimpianto di non averlo visto giocare di più in questa stagione, specie con il livello delle ultime gare.

Barbara Graneris