"Nella notte in cui ha perso un punto per un rigore fallito al 94', il Torino rischia di aver definitivamente trovato il proprio leader. Che, coincidenza degli eventi, è proprio colui che dal dischetto si è fatto ipnotizzare da Donnarumma, bravo ad allungarsi prontamente alla sua sinistra e a consegnare a Montella i primi tre punti in rossonero: Andrea Belotti. Infatti, al di là della macchia dell'errore dal dischetto la punta di Calcinate ha messo in campo una prestazione di altissimo livello, sotto gli occhi attenti del nuovo ct della Nazionale Ventura, che l'ha cresciuto lo scorso anno e potrebbe essere il tecnico giusto per l'agognato approdo alla Nazionale.
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Torino: Belotti è il leader di questa squadra, al di là del rigore
Post partita / Il Gallo con una grande prestazione si carica sulle spalle i suoi in un momento complesso. L'errore sul rigore passa in secondo piano
"E la prestazione di Belotti può tranquillizzare l'ex allenatore granata: il Gallo infatti si è caricato sulle spalle il Torino nel momento più complicato della partita, agendo sia da sponda per i compagni sia come uomo di profondità. Il gol del momentaneo 1-1, infine, è illustrato sulla guida del perfetto attaccante d'area: intesa con il terzino, scatto a tagliare sul primo palo che batte il difensore e torsione vincente a deviare la sfera sul secondo palo, imprendibile per chiunque. La cresta del Gallo si alza per la prima volta in stagione, e la netta sensazione è che non sarà l'ultima.
"Qualità, quantità, carisma: questo e molto altro Belotti è riuscito ad assicurare alla squadra, tenendo saldi i remi in acqua anche nei momenti più difficili vissuti dai granata. Poi il rigore, la macchia su una prestazione superlativa - un penalty calciato anche discretamente, bravo Donnarumma a restare fermo fino all'ultimo - che sporca il felice rapporto di Belotti con il dischetto da quando è a Torino. Nel bene e nel male, però, Mihajlovic e la piazza possono essere certi di aver trovato il proprio leader in campo, capace di trascinare tifosi e compagni, non mollando mai un centimetro, rincorrendo sempre il pallone e, perché no, regalando anche delle giocate d'alta scuola. I rigori, poi, si sbagliano e si segnano. Ma tra 37 partite il ricordo di questa stagione sarà legato a ben altro.
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