Torino, Cairo leva gli scudi: “Mihajlovic non si tocca. E Belotti non si muove”

Urbano Cairo è intervenuto a Premium Sport, per sedare le tante ma infondate voci di uno spogliatoio-polveriera e di frattura tra tecnico e società dopo la sconfitta di Marassi col Genoa. "A Marassi non è accaduto niente di particolare", dice il presidente, "Mihajlovic era squalificato e non era in panchina, a fine gara ha parlato alla squadra facendo il punto della situazione, confrontandosi serenamente con i giocatori, come spesso succede" commenta il presidente sulla domanda sul faccia a faccia prolungato, che effettivamente c'è stato, negli spogliatoi del Ferraris. "Veniamo da un buono finale di stagione, solo due settimane fa siamo andati vicino a sconfiggere la Juventus in casa sua, giocando in 10. Nelle ultime due partite, è vero, c'è stato un calo di tensione che non ci aspettavamo, pur avendo fatto una stagione all'altezza delle aspettative. Purtroppo, a fine campionato, quando mancano le forti motivazioni, può succedere, ma non drammatizzerei troppo degli episodi che non ci piacciono ma che comunque vanno contestualizzati nell’arco di una stagione pur sempre positiva. Non abbiamo mai parlato di Europa: non era l’obiettivo di questo primo anno".

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E le voci su un cambio della guida tecnica? "Sinceramente non capisco questo quesito. Mihajlovic ha guidato il Torino in questa stagione. Il nostro progetto è quello di arrivare in Europa nel biennio, dunque nel 2018, e il progetto va avanti. Discuter Mihajlovic non ha senso. E' il nostro allenatore e tale resterà: siamo contenti di lui. Ha fatto un primo anno con buoni risultati e buoni riscontri sui giovani lanciati. Siamo soddisfatti e rimarremo assieme ". 

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Immancabile, poi, la domanda su Belotti, a cui Cairo risponde con altrettanta franchezza: "Ripartiremo con lui, ha un contratto sino al 2021, e non penso che nessuna squadra arriverà a pagare la clausola. Gli auguro di fare un grande campionato insieme agli altri rinforzi che sicuramente arriveranno".