Un’amicizia tra due club suggellata nel migliore dei modi: se lo spettacolo in campo, tra Torino e Chapecoense, non è stato dei più memorabili, altrettando non si può dire dell’evento nel complesso, che ha visto gli oltre 12mila spettatori dell’Olimpico “Grande Torino” godersi una serata di calcio davvero speciale.
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Torino – Chapecoense 2-0: al “Grande Torino” vince l’amicizia
I gol di Meité e De Silvestri portano ai granata la Sportpesa Cup, ma sono l’atmosfera di festa e la commozione a farla da padroni in questa serata speciale
PRIMO TEMPO NELLA METÀ CAMPO BRASILIANA
Toro in campo con un 3-5-2 che vede il trittico difensivo composto da Bremer, Nkoulou e Moretti davanti a Sirigu; Ansaldi e Berenguer esterni di un centrocampo composto da Baselli, Rincon e Meite, dietro alle punte Iago Falque e Belotti. Rispondono i brasiliani con un solido 4-4-2 e una formazione molto giovane, con due ’98, un ’97, un ’95 e un ’94 contemporaneamente in campo.
Ritmi da amichevole, ma neppure troppo, se la Chape prova a rendersi pericolosa con la prima azione della partita, quando un calcio di punizione di Ruschel viene carambolato tra i compagni, che non riescono ad inquadrare la porta.
Si gioca, però, soprattutto nella metà campo brasiliana, con un Toro che cerca molto le fasce, portando spesso gli esterni al cross, ma senza riuscire a capitalizzare. L’azione migliore è al minuto numero sette, questa volta arrivata per vie centrali, con Falque che vede il corridoio per Berenguer, il cui tocco dentro per Baselli viene spedito dalla mezzala granata di prima intenzione direttamente sul palo.
Al quarto d’ora ci prova Iago su punizione da posizione centrale: la palla scavalca la barriera ma Tiepo è bravo a dire di no in tuffo, mentre pochi secondi dopo sarà ancora Belotti a spedire alto di testa su cross di Ansaldi.
Al 21’ è la Chape, costantemente incitata dalla Maratona con cori all’insegna dell’amicizia e del Fair Play, a trovare un’occasione estemporanea con Junior Santos che approfitta di un liscio di Ansaldi calciando alto sopra la traverso. Il Toro risponde prima con Falque, che cerca di sorprendere Tiepo con un pallonetto che si spegne a lato, poi con la botta dal limite di Rincon, alta sopra la traversa, ma le occasioni migliori arrivano, anche stavolta, sul piede di Belotti. È da poco passata la mezzora quando il Gallo prima calcia alto da ottima posizione quasi nell’area piccola, su suggerimento di Berenguer, e successivamente non riesce ad agganciare un pallone lungo contro Tiepo in uscita.
Il primo tempo si chiude così, senza grandi emozioni e con le porte inviolate, in un clima decisamente festoso e davanti ad una Maratona colma praticamente fino all’ultimo seggiolino.
TUTTO NELLA RIPRESA, CON LJAJIC CHE ACCENDE LA LUCE
Il Toro si ripresenta in campo nella seconda frazione con un doppio cambio: escono Ansaldi e Iago Falque, entrano De Silvestri e Ljajic, con quest’ultimo in particolare accolto dall’ovazione del “Grande Torino”. Dopo cinque minuti, finalmente i granata sbloccano il risultato con Meité, che approfitta di un errore della difesa, si porta il pallone sul mancino e carica un rasoterra che si insacca alla sinistra di Tiepo per il provvisorio 1-0. Pochi secondi dopo, ci prova ancora il Torino con Ljajic che vede Belotti davanti alla porta con un pallone morbido, ma il Gallo non aggancia.
Un quarto d’ora di gioco e arriva un altro cambio, con Acquah che prende il posto di Baselli, uscito tra gli applausi. Poco dopo, al minuto 62, Rincon lancia Berenguer con un tocco di esterno ma lo spagnolo non riesce a concludere.
I ritmi non si alzano, e Mazzarri continua la girandola dei campi: al 66’ Sirigu – spettatore non pagante – lascia il posto a Ichazo, mentre Valdifiori entra in campo al posto di Rincón. Poco dopo, la rete della Chape si gonfia con De Silvestri che indirizza di testa un buon pallone, ma il gioco era già fermo per posizione irregolare. Continuano i cambi ed entrano in campo al 72’ anche Ferigra e Parigini, al posto di Nkoulou e Berenguer.
La partita non offre grandi emozioni: Belotti prova a scuotersi al 77’ con un diagonale rasoterra che termina di poco a lato, prima che il Gallo lasci il campo per fare posto ad Edera, mentre il marcatore Meité lascia il campo per Obi. A scuotere un po’ l’inerzia dell’incontro ci pensa Ljajic - tanto per cambiare – servendo un pallone delizioso a De Silvestri che, dalla destra, scarica una rasoiata all’angolino trovando la rete del 2-0.
Nel finale, c’è spazio anche per il giovane Fiordaliso, che sostituisce un acclamatissimo Moretti, poco prima che De Silvestri peschi bene Obi davanti a Tiepo, che riesce ad intervenire in uscita. In campo per i secondi finali anche Bianchi, che rimpiazza Bremer, poco prima che esploda l’ovazione e l’applauso dello Stadio per il capitano della Chape, Ruschel, sostituito poco prima del triplice fischio.
Finisce così: 2-0 per il Toro e la simbolica Sportpesa Cup alzata al cielo da capitan Belotti, non prima, però, che entrambe le squadre si prendano l’abbraccio collettivo della Maratona, a suggellare un legame già inscindibile tra i due club. Bene così.
TORINO – CHAPECOENSE 2-0
Marcatori: Meité 50’ (T), 84’ De Silvestri (T)
TORINO (3-5-2): Sirigu (66’ Ichazo); Bremer (88’ Bianchi), Nkoulou (72’ Ferigra), Moretti (87’ Fiordaliso); Ansaldi (46’ De Silvestri), Baselli (60’ Acquah) Rincon (66’ Valdifiori), Meité (77’ Obi), Berenguer (72’ Parigini); Iago Falque (46’ Ljajic), Belotti (77’ Edera)
A disp. Rosati
All. Mazzarri
CHAPECOENSE (4-4-2): Tiepo; Marcos Vinicius, Rafael Pereira, Barreto, Ruschel (89’ Bruno); Junior Santos, Barreto, Tharlis, Jean Roberto (46’ Kendy); Nenen, Leandro Pereira
A disp. Campos, Regis, Vinicius, Luis Giongo, Perotti
All. Emerson
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