gazzanet

Torino: da Pinga a Iago Falque, la storia degli ultimi dieci numeri 10

Approfondimento / Una casacca così pesante, vestita da diversi giocatori: ora arriva ad un giocatore di grandi qualità come lo spagnolo

Gualtiero Lasala

Nel calcio, la maglia numero 10 ha sempre rappresentato un simbolo molto particolare: il giocatore con più qualità, quello in grado di risolvere la partita con una giocata. Poi, nella storia del Torino, è sempre stato un numero importante. Lo hanno vestito giocatori di caratura internazionale e che sono entrati nel cuore dei tifosi: si parla di calciatori come Martìn Vazquez, Casagrande, Zaccarelli, Ferrante, per non scomodare il mito di Valentino Mazzola. Nella storia più recente, in quella che ha visto Cairo come presidente, non sempre è stato alto il livello dei giocatori che hanno vestito la numero 10, ma alcuni sono stati molto importanti.

DA PINGA... - Sfogliando tra gli ultimi numeri 10, si parte da André Pinga, che ha tenuto la casacca dal 2003 al 2005: un giocatore talentuoso, che però non ha reso quanto si sperava. In seguito, dalla stagione 2005/2006, la prima dell'era Cairo, la maglia è stata presa da Claudio Ferrarese, rimasto in granata solo per due stagioni in cui è sceso in campo solo 16 volte segnando un solo gol. Non certo un nome rimasto nella storia granata. Il suo successore è stato Alessandro Rosina, probabilmente il giocatore più qualitativo dopo la rinascita dal fallimento, in quel periodo in cui i granata ballavano tra la Serie A e la Serie B. Rosina ha lasciato il Toro e la sua maglia nel 2009, e l'anno successivo è stata vestita da Filippo Antonelli Agomeri, con 12 presenze senza gol in granata in sei mesi. La stessa stagione, fu il nuovo arrivato David Di Michele a prendersi l’onere e l’onore della dieci; sicuramente - tra i predecessori - uno dei giocatori dal più alto tasso qualitativo.

...A FALQUE - La storia recente ci ha poi portato ad Antimo Iunco nella stagione 2010/2011: autore di 23 presenze e 7 reti in granata. Iunco ha poi lasciato la maglia numero 10 ad Alessandro Sgrigna l'anno successivo, che se l'è tenuta per ben 2 stagioni trascinando il Torino in Serie A nell'annata 2011/2012. Dopo l'esperienza di Sgrigna è arrivato Paulo Vitor Barreto, giocatore fortemente voluto da Gian Piero Ventura, che però è stato a larghi tratti deludente, autore di soli 4 gol in 33 presenze in granata. Andando agli ultimi 2 numeri 10, si trovano due giocatori senza dubbio molto iconici di questo Toro europeo, più proiettato nella parte sinistra della classifica. Si parla di Ciro Immobile che, nella fattispecie, ha vestito la 10 solo per 6 mesi, nella sua seconda esperienza al Torino (quella in prestito prima di trasferirsi alla Lazio). Il suo successore fu un certo Adem Ljajic: forse il giocatore con più qualità degli ultimi anni del Torino, capace di segnare gol fantastici ma con un carattere particolarmente complicato che neppure Sinisa Mihajlovic - che lo volle a tutti i costi al Toro - riuscì a domare completamente. E oggi, la maglia tanto agognata, la vestirà Iago Falque.

 La presentazione di Ciro Immobile

Lo spagnolo si è senza dubbio meritato questo privilegio, che però comporta grandi responsabilità. Dopo anni, dopo 103 presenze in granata e ben 32 reti, Falque ha scelto di fare questo upgrade nella stagione più importante: con l'Europa League serviranno uomini simbolo, e l'ex Genoa con la maglia numero 10 incarnerà sicuramente i principi di un trascinatore. Quella maglia, la numero 10, pesa un po' più delle altre, nel mondo del calcio si sa: ma nonostante la sua statura minuta, Iago Falque ha tutte le carte in regola per indossarla in maniera degna e diventare anche una sorta di simbolo nella nuova stagione granata.

tutte le notizie di