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Torino, fermare Rafinha per rallentare l’Inter. E un centrocampista in più…

La lavagna tattica / Sarà fondamentale fare filtro nella zona del trequartista: e i granata dovranno fare attenzione alle sovrapposizioni sulle corsie

Lello Vernacchia

"Vigilia di partita, in casa Torino: domani pomeriggio, all'ora di pranzo, i granata ospiteranno l'Inter in un incontro particolarmente importante e probante dal punto di vista tattico e della maturazione. Il Torino nelle ultime partite è apparso aver trovato maggiore equilibrio e solidità con questo 3-4-1-2: giocando a Cagliari e in casa con il Crotone questo era un modulo con cui, dopo le quattro sconfitte consecutive, Mazzarri si è voluto un po' - giustamente - abbottonare. Tuttavia, osservando le caratteristiche dei giocatori che ha l'Inter (formazione qualitativamente innegabilmente superiore alle due appena affrontate) potrebbe non essere la scelta più indicata confermare questo sistema tattico.

"I nerazzurri giocheranno, al solito, con l'ormai rodato 4-2-3-1 i cui perni sono ben definiti, e se ne è avuta conferma anche nel derby disputato pochi giorni fa: è evidente che i giocatori fondamentali sono gli esterni Candreva e Perisic, su cui ci va una marcatura stretta, e poi gli altri due elementi che compongono il reparto avanzato ovvero Rafinha ed Icardi. Ecco che allora giocando a tre in difesa, qualcuno dei sopra citati potrebbe avere troppo spazio, e proprio per questo motivo potrebbe essere utile un ritorno al 4-3-3 tipico, con appunto tre centrocampisti e con Ljajic non in mezzo ma di nuovo dirottato a sinistra. Giocare a due a centrocampo contro l'Inter è un po' audace, mentre giocando con la difesa a quattro ci sarebbe la possibilità di fare maggiore barriera a centrocampo.

"Anche perchè un'ulteriore arma a disposizione di Spalletti è rappresentata dagli esterni bassi, Cancelo e D'Ambrosio, ed in particolar modo dallo spagnolo che con un 3-5-2 del Toro avrebbe molta libertà, mentre con il 4-3-3 dovrebbe badare anche a contenere Ljajic. Ecco che allora i granata devono fare attenzione alle sovrapposizioni negli ultimi 20 metri, perchè è necessario avere quel giocatore davanti alla difesa che sia in grado di scalare in fase difensiva. Un 4-3-3 risponderebbe un po' insomma alle caratteristiche di contrastare bene l'Inter, e in più si potrebbe ripartire molto bene in contropiede.

"Indipendentemente dal modulo, in ogni caso, è fondamentale che un centrocampista vada nella zona di Rafinha, a marcarlo quasi a uomo. Il nodo della partita diventa sicuramente una marcatura nella zona del trequartista e i centrocampisti che all'occorrenza sappiano anche determinare le azioni da gol. I meneghini centralmente difficilmente riescono a bucare, a meno che Rafinha non vinca l'uno contro uno e serva in verticale Icardi, ma solitamente l'azione si sviluppa sulla fascia.

"Per quanto riguarda i singoli, sia che la linea difensiva sia schierata a tre o a quattro, sarebbe ovviamente fondamentale il recupero di NKoulou nonostante le recenti buone prestazioni offerte da Bonifazi. Poi, c'è stato un po' di parapiglia intorno a Ljajic, ma lui è un giocatore che tecnicamente non si discute: anche quando sbaglia bisogna saperlo riprendere ma fondamentalmente deve essere responsabilizzato nel discorso tattico (ed è proprio questo il lavoro che sta svolgendo Mazzarri), e allora diventa una risorsa assoluta perchè può mettere in difficoltà chiunque nell'uno contro uno e servire Iago Falque e Belotti, che ha ripreso fiducia nelle sue qualità dopo questi tre gol al Crotone. La partita però, come detto, si giocherà fondamentalmente a centrocampo.