"Non per minimizzare Pescara e Frosinone - avversari tutt’altro che facili da affrontare all’avvio di una stagione - ma è un dato di fatto che la sfida con la Fiorentina, la prima dei granata davanti al proprio pubblico in questo nuovo campionato, sia il primo ostacolo veramente provante per Glik e compagni: dall’altra parte, infatti, ecco l’armata di Sousa, una formazione fresca ed in forma, reduce da un precampionato scintillante e da un 2-0 senza fronzoli al nuovo Milan di Mihailovic. Un biglietto da visita sicuramente non da poco quello dei viola, che - comunque - arrivano a Torino con la coscienza di dover dare il massimo per piegare i ragazzi di Ventura.
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Torino-Fiorentina, si alza l’asticella per i granata
Verso Torino-Fiorentina / Si comincia a fare sul serio per i ragazzi di Ventura: all'Olimpico arrivano i viola di Sousa, un avversario tutt'altro che facile...
"Si comincia a fare sul serio, dunque. O meglio: si continua sulla falsa riga di Frosinone, ma alzando l’asticella di difficoltà ad un livello decisamente più alto, con relativi accorgimenti necessari. Occorrerà prima di tutto - ai granata - essere lucidi sin da subito, evitando le distrazioni iniziali: giocare fin dal 1’ ad alti livelli, senza aver bisogno di prendere il consueto "schiaffo" per svegliarsi. La Fiorentina, infatti, ha dalla sua un tasso tecnico molto importante, sicuramente superiore rispetto a Pescara e Frosinone, e i granata non possono correre il rischio di farsi scivolare via già dai primi minuti il controllo della partita.
"La prima in casa in Serie A di questo Torino 2015/16, dunque, non sarà una partita a caso: all’Olimpico arriva la Fiorentina, la squadra “sorella”, la cui tifoseria è gemellata a livello viscerale con quella granata; una squadra, quella viola, che sa trasformarsi a livello tattico (dal 4-3-3 al 4-2-3-1, passando al 3-4-1-2) mantenendo inalterato stile di gioco e pragmaticità; una formazione, quella di Sousa, che dovrà però fare di tutto per contenere un Torino voglioso del bis dopo Frosinone: un Toro giovane e affamato, che ha piena coscienza delle proprie possibilità. E questo, davvero, non si può considerare cosa da poco.
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