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Torino-Inter: l’attacco crea ma non incide. Quagliarella deve ritrovarsi

Federico Bosio

Tante conclusioni granata contro i nerazzurri, ma il gol non arriva. Continua il periodo sottotono per il bomber di Castellammare

"Contro l’Inter il Torino ha effettuato tredici tiri, di cui nove in porta. Non si può dire che i ragazzi di Ventura non ci abbiano creduto e non abbiano cercato di ribaltare il risultato, o per lo meno di rimettere in piedi la partita. Altrettanto evidente è però come queste occasioni, al netto dei miracoli di Samir Handanovic, siano state sciupate dai granata, troppo imprecisi o “poco cattivi” sotto porta.

"QUAGLIARELLA - Fabio Quagliarella è l’esempio lampante di questa situazione: dopo un grande avvio di stagione, anche sul piano del gioco e non soltanto a livello realizzativo, l’attaccante di Castellammare ha subìto una brusca frenata nelle proprie prestazioni. Nel derby sembrava essere sulla strada della ripresa ma ieri contro i nerazzurri è arrivata un’altra prestazione abbastanza scialba: è ovvio che la punta abbia bisogno di riposo ma la sua presenza fisica e psicologica in campo è troppo importante per la squadra di Ventura, la pausa per la Nazionale capita al momento giusto sotto questo punto di vista. Quagliarella deve tornare ad essere decisivo ed a giocare per la squadra, come ad inizio stagione.

"BELOTTI - Discorso differente per il Gallo: Belotti è in crescita continua ed ormai sembra assolutamente integrato negli schemi della squadra; come ha dichiarato ieri Giampiero Ventura la piazza deve avere la pazienza, e la saggezza, di saperlo aspettare e poi verrà ripagata dal giovane bomber. Nella solita buona prestazione di dialoghi con i compagni e sacrificio, c’è però un neo per quanto riguarda la partita contro la squadra di Mancini: nel secondo tempo si divora un gol veramente già fatto, con Handanovic che respinge corso un tiro di Quagliarella proprio sul suo piede ed il Gallo da mezzo metro non riesce a ribadire in rete proprio sotto la Maratona, un po’ più di cattiveria sotto porta avrebbe permesso all’ex Palermo di sbloccarsi con la nuova maglia attraverso una rete importantissima; le prestazioni comunque continuano ad essere buone.

"MAXI LOPEZ E AMAURI - Le due punte subentrate nel corso della ripresa vanno analizzate separatamente: solito lavoro per Maxi Lopez, che quando entra regala concretezza alla squadra e buone giocate, oltre alla solita abilità nella difesa del pallone. Per quanto riguarda invece l’italo-brasiliano, ieri è arrivato l’esordio ufficiale in stagione: Ventura l’ha schierato come punta fisica al fianco di Maxi, con Quagliarella dietro ad agire da trequartista. Il suo compito era fare “da boa” per recuperare i palloni e spizzarli per i compagni, facendo salire la squadra; è stato in campo solamente una decina di minuti ma in questo tempo ha svolto bene il lavoro richiestogli da Ventura, pur non risultando alla fine decisivo.