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Torino, Miha e il nuovo problema dell’approccio iniziale: da vanto a dubbio

FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 27: Sinisa Mihajlovic manager of FC Torino gestures during the Serie A match between ACF Fiorentina and FC Torino at Stadio Artemio Franchi on February 27, 2017 in Florence, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il punto / La parte iniziale del match era sempre stata il punto forte del Torino, che semmai calava nei secondi tempi. Da due partite a questa parte in avvio sono dolori

Redazione Toro News

""La squadra ha sempre approcciato le partite nel modo giusto: non è mai mancata la rabbia e la voglia di vincere", il refrain che Sinisa Mihajlovic era solito ripetere davanti a microfoni e telecamere fino a poco tempo fa. In effetti il suo Torino aveva la singolare caratteristica di chiudere spesso in vantaggio nei primi tempi (per un lungo tratto di campionato, il Toro è stato primo nella speciale classifica che teneva conto solo delle prime frazioni di gioco) per poi perdere spesso il controllo della partita, e di conseguenza punti, nella ripresa. I famosi black-out a partita inoltrata cui il Torino ha abituato: successe contro la Juventus nel derby, contro il Milan in Coppa Italia e in campionato, persino contro il disastrato Pescara, con i granata "capaci" di regalare tre reti. Ma l'approccio iniziale, no: quello non era mai stato uno dei problemi da risolvere, per Sinisa Mihajlovic, in questa stagione.

Nell'ultima settimana, le cose sono cambiate. Contro Roma e Fiorentina, proprio nella prima parte di gara il Torino è stato deludente, scendendo in campo senza mordente e cattiveria, dando l'impressione di essere impegnato in una semplice amichevole estiva. All'Olimpico l'uno-due Dzeko-Salah aveva di fatto chiuso la partita dopo un quarto d'ora, a Firenze Saponara ha portato in vantaggio i viola al minuto 8; a Roma il Toro non è nemmeno riuscito a riaprire la partita, al "Franchi" invece la reazione è stata incisiva e ha portato ad un pari. Sta di fatto che per stessa ammissione dell'allenatore, il Toro non è sceso in campo nella prima ora di gioco, non riuscendo a fare nulla di quanto era stato preparato in settimana.

 FLORENCE, ITALY - FEBRUARY 27: Nikola Kalinic of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the Serie A match between ACF Fiorentina and FC Torino at Stadio Artemio Franchi on February 27, 2017 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

"Nessun pressing alto e collettivo, ma solo sporadico e da parte di uno o due individui; nessuna voglia di fare la partita, poche idee, e poca decisione nel lottare sui palloni vaganti. Un Toro irriconoscibile, se si pensa alla partita di andata. Probabilmente la mancanza di obiettivi di classifica è concretamente un freno inibitore, anche solo a livello inconscio, nelle teste dei giocatori. Che è vero, hanno avuto la bravura di riprendere la partita, ma solo dopo essersi visti persi. La reazione è arrivata al momento della disperazione, sotto di due gol e dopo un rigore sbagliato. Mentalmente, il Toro deve riuscire ad essere in partita un attimo prima. Ecco allora che Mihajlovic ha visto cambiare il suo Toro nell'arco di pochi giorni: da squadra che partiva carica e compatta per poi perdere convinzione e riferimenti, a gruppo spaesato e perso nei primi minuti dell'incontro. Questione di tattica o di motivazioni? Probabilmente più il secondo fattore, se la squadra non riesce a mettere in pratica quanto fatto in settimana. Un campanello d'allarme che deve vedere Mihajlovic correre ai ripari al più presto.