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Torino: non una notizia, ma una bellissima conferma

Redazione Toro News

Serie A / La vittoria di Bergamo non sorprende, ma rafforza: il Toro di Ventura ha le carte in regola per giocarsi il sesto posto fino all'ultima giornata di...

"Si chiedeva la grande prestazione, la prova di forza, una dimostrazione di volontà e potenza: il Toro, a Bergamo, è riuscito nella missione di rendere ai tifosi granata questa Pasqua un po' più speciale, superando la quota dei fatidici - e ormai più che altro simbolici - 40 punti e mettendo una pietra sopra alle voci che volevano una squadra nettamente in svantaggio nella lotta per il sesto posto - e non solo che per chiari motivi di classifica.

"Il Toro c'è. C'è ed è una bellissima conferma, non una notizia. Sì, perché il Toro, quello che tutti aspettavano da quasi vent'anni, e che molti non hanno neanche mai visto, grazie alla gestione Ventura c'è per davvero. C'è nel gioco: un gruppo che risponde in maniera immediata alle richieste del tecnico, mostrando un credo calcistico preciso e coerente, capace di tirare fuori il meglio dagli interpreti in campo; c'è in classifica: mai, mai prima dell'anno scorso, in questo inizio di terzo millennio di storia granata la graduatoria aveva sorriso in questa maniera al Torino, trasformando le ultime due stagioni - di cui l'attuale rappresenta la conferma decisa - in un vero capolavoro strategico in classifica, incoronando l'attuale gruppo di giocatori come i più “vincenti” degli ultimi vent'anni di Toro; e poi, in ultimo ma non per importanza, c'è anche e soprattutto nel carattere: una squadra che ha oramai raggiunto l'autocoscienza più totale, imparando a conoscersi e a rispettarsi, ma soprattutto imparando a crederci, incarnando finalmente in modo netto e preciso quella determinazione propria solo del colore granata.

"Il sesto posto adesso dista appena cinque punti, e la sfida casalinga contro la Roma è solo l'ennesima finale che aspetta i ragazzi di Ventura, che hanno ancora un potenziale di 27 punti da qui alla fine. Rispetto all'anno scorso, la classifica dice sempre +3, ma più passa il tempo, e più questo è un dato che diventa importante, perché adesso c'è una squadra diversa, orfana di due attaccanti goleador, ma più compatta che mai, e sicuramente meglio assortita dal punto di vista tattico rispetto alla passata stagione.  

"Non serve altro, adesso, che continuare a dimostrare questa superiorità rispetto alla già superlativa annata 2013/2014, centrando un'altra volta di centrare l'obbiettivo europeo che non più di un anno e mezzo fa assomigliava solo ad una gigantesca utopia.