Torino, pressing in mediana e ribaltamenti: così la Lazio può andare in difficoltà

"Una sfida che non si prospetta per nulla semplice, quella del Torino contro la Lazio d'Inzaghi, allo Stadio Olimpico. I granata cercheranno di fermare la corsa dei biancocelesti, reduci da bella prestazioni sia in campionato e sia in Coppa Italia, e col morale alle stelle visti gli ultimi successi. Dal punto di vista tattico, Biglia e compagni hanno dimostrato di saper interpretare al meglio 4-3-3 d'Inzaghi, adattandosi alla partita e riuscendo spesso e volentieri a palleggiare tra le linee con apparente disinvoltura.

"E' proprio questo, uno degli aspetti fondamentali - qualsiasi sia il modulo laziale, 4-3-3 o 3-5-2 - del gioco biancoceleste: la grande proprietà nel possesso palla, e la capacità d'inserimento da parte die centrocampisti. Fondamentali, infatti, appaiono i movimenti di Milinkovic Savic, Parolo e Lulic, incursori in mediana che han portato gol ed assist alla causa d'Inzaghi, finalizzando al meglio il gioco offensivo che richiede il giovane tecnico. Ad accompagnare questa grande forza fisica a centrocampo, Inzaghi può contare sul fosforo di Biglia e sull'inventiva di Felipe Anderson e Keita, ai quali viene data molta libertà, e questo potrebbe essere un punto debole: sia il brasiliano e sia il senegalese, infatti, sono spesso restii a ripiegare, e se il Toro riuscisse ad interrompere in fretta il fraseggio centrale della Lazio, spostando immediatamente il fronte d'attacco sulle fasce granata la squadra della Capitale potrebbe andare in grande difficoltà, siccome senza adeguati raddoppi da parte dei due fantasisti, Basta e Radu corrono grandi pericoli negli uno contro uno.

"Interrompere sul nascere il fraseggio laziale, dunque, per ripartire allargando subito il gioco e puntando le fasce con velocità: così, il Toro potrebbe fare male alla Lazio, senza forzare l'anticipo, ma chiudendo bene gli spazi in mediana per contrattaccare con più uomini possibili.