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Torino, Rincon: “Orgoglioso del mio rapporto con i tifosi granata”

Redazione Toro News

 REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - JANUARY 18: Tomas Rincon of Torino FC celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between US Sassuolo and Torino FC at Mapei Stadium - Città  del Tricolore on January 18, 2020 in Reggio nell'Emilia, Italy (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Rincon poi ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera. "La prima esperienza fuori dal Venezuela è stata all'Amburgo. Mi hanno visto in una competizione con una nazionale giovanile. E' iniziata una trattativa con il presidente della mia squadra di allora, il Deportivo Tachira. Lui era un grande amico e mi ha facilitato le cose. Ho colto quella che era un'occasione per diventare uomo e crescere professionalmente. Non nascondo di aver avuto grande difficoltà in primis dal punto di vista culturale. Ero già stato in Europa ma non per scelta professionale. Tutto diverso, soprattutto il gioco. Fisicamente c'è un altro ritmo, il pallone gira a un'altra velocità, c'è poco tempo per controllarlo, ho dovuto lavorare tantissimo".

Poi il salto in Italia: a Rincon viene chiesto soprattutto della parentesi alla Juventus. "Prima sono andato al Genoa due anni e mezzo, poi alla Juventus. Una delle squadre più importanti del calcio, un’esperienza unica, un accrescimento professionale e umano. Ho conosciuto gente come Buffon, Dani Alves, Chiellini, calciatori che hanno vinto tutto ma sanno rimanere umili facendoti sentire uno di loro. Siamo arrivati in finale di Champions League che è la competizione calcistica più importante al mondo per club, perdendo purtroppo con il Real Madrid, ma ho tanti ricordi positivi di quei mesi dal punto di vista professionale e umano".

Poi, nel 2017, l'arrivo al Torino. Rincon svela i suoi timori di quel momento: "Non sapevo come mi avrebbero accolto i tifosi, visto che arrivavo dalla sponda opposta della città. La rivalità è davvero molto sentita. Invece i tifosi del Toro mi hanno fatto subito sentire uno di loro, credo gradiscano il mio carattere, quando gridano il mio nome allo stadio sono orgoglioso perchè sento di avere guadagnato il loro rispetto. E non era scontato proprio perchè arrivavo dalla Juventus". 

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