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Torino-Sampdoria: classe e talento, l’attacco blucerchiato è molto… Schick

Nicolò Muggianu

Focus on / Il reparto offensivo di Giampaolo può contare su un mix perfetto di talento, classe, freschezza ed esperienza. Ma l'assenza di Muriel...

Classe, esperienza e talento: il reparto offensivo blucerchiato è un mix equilibrato di giocatori dalle qualità che si incastrano perfettamente tra loro. Il tridente titolare scelto da Giampaolo - che sta facendo le fortune dei genovesi nell'ultimo periodo - è composto da interpreti che - nonostante le diverse provenienze e nazionalità - parlano su terreno di gioco la stessa lingua: quella del gol. Italia, Portogallo, Colombia e Repubblica Ceca, sono queste le nazioni natie degli attaccanti doriani, con il cruccio della probabile assenza di Muriel che - fermo ai box da più di tre settimane - difficilmente recupererà entro sabato in vista del match contro il Toro.

Al posto suo però - se possibile - si è accesa un stella ancor più grande e luminosa: quella di Patrik Schick. Il giovane attaccante ceco classe 1996 è arrivato nel campionato nostrano quest'estate e - dopo un fisiologico periodo di adattamento - ha iniziato ora a mostrare tutto il talento di cui è dotato. Le giocate e i colpi di genio del ragazzo durante l'ultimo match contro il Crotone, hanno fatto spostare su di lui le attenzioni di molti top-team del vecchio continente che hanno inserito il nome di Schick nel proprio taccuino. Atipico attaccante moderno che riesce a combinare ad un fisico dall'altezza prorompente una classe e un eleganza tutt'altro che scontata, il ragazzo vorrà confermarsi mattatore del Toro. Il ceco infatti, ha già fatto male ai granata: la partita - giocata il 4 dicembre scorso - vide proprio Schick entrare dalla panchina in chiusura di match e porre il proprio sigillo a pochi minuti dal suo ingresso in campo suggellando così il definitivo 2-0 ai danni del Torino.

Gli altri interpreti del reparto offensivo di Giampaolo sono Bruno Fernandes e Quagliarella. Il primo è forse l'uomo più importante nello sviluppo della manovra doriana con il tecnico ex-Empoli che gli affida allo stesso tempo il compito di collante del centrocampo e regista offensivo in grado di lanciare i compagni in porta con verticalizzazioni immediate. Il secondo invece è una vecchia conoscenza granata. Fabio Quagliarella infatti sarà il grande ex del match di sabato prossimo, con l'attaccante campano che vorrà probabilmente prendersi una rivincita davanti ai suoi ex tifosi che nel gennaio 2016 lo contestarono molto duramente e - più o meno indirettamente - influirono sul suo conseguente addio. I difensori granata dovranno stare dunque molto attenti. E se un giocatore su tre è già noto al reparto arretrato di Mihajlovic, ecco che il Toro dovrà arginare - tramite a un duro lavoro di squadra - l'estro e l'inventiva che rendono imprevedibili gli altri due.