"Massimo Oddo, ottimo esempio di calciatore di alto livello che si trasforma in allenatore di talento, torna al Grande Torino. Uno stadio che certamente non gli farà tornare alla mente degli ottimi ricordi. Il 12 febbraio 2017 - Torino-Udinese arriverà l'11 febbraio, ad un anno esatto di distanza - fu il giorno di quel Torino-Pescara che gli costò la panchina del club abruzzese, una società parte della sua vita, la prima che puntò su di lui come allenatore per una panchina che fu anche di suo padre Franco. Dopo una finale play-off e una promozione, il campionato di Serie A fu molto difficoltoso per Oddo, al timone di una squadra certamente non attrezzata per giocarsi la salvezza nel massimo campionato. La goccia che fece traboccare il vaso fu proprio la partita a Torino contro la squadra di Mihajlovic, che vinse per 5-3. Due giorni dopo, per Oddo ci fu il primo esonero della carriera.
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Torino-Udinese: Oddo torna nello stadio che gli costò la panchina del Pescara
Focus On / Dopo il 5-3 subito con il Pescara dal Torino di Mihajlovic, il tecnico abruzzese subì il primo esordio della carriera
"RIMONTA - Quest'anno, per Oddo è arrivata la chance di dimostrare di valere il massimo campionato, alla guida di una società come l'Udinese. A giudicare dai risultati, il terzino campione del mondo del 2006 sta sfruttando bene la possibilità: sono 21 i punti conquistati in 11 partite alla guida della squadra bianconera, con all'interno uno splendido filotto di cinque vittorie consecutive. Ha preso la squadra ai margini della zona retrocessione e l'ha portata a giocarsi un posto in Europa League.
"CAMBIO MODULO - Se a gennaio l'unico rinforzo è stato il difensore Zampano, fedelissimo di Oddo dai tempi di Pescara, ci ha pensato il tecnico a cambiare l'Udinese. Appena arrivato, ha deciso di cambiare: dalla difesa a quattro (usata da Delneri) alla difesa a tre, per un 3-5-2 che il tecnico ultimamente ha anche modificato in 3-4-2-1. Il tecnico sta quindi dimostrando la capacità di adattarsi subentrando a stagione in corsa. Ora Oddo arriva a Torino e l'obiettivo è doppio: fare bene in uno scontro diretto per l'Europa e cancellare quel ricordo spiacevole di un anno fa.
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