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Torino-Udinese: quei venti minuti da Toro che cambiano tutto

Torino-Udinese 1-0 / Nella prima parte della ripresa si è vista una squadra che sa cambiare marcia

Gianluca Sartori

"Il Torino c'è, e lo si è visto anche ieri. Perché la squadra granata con lucidità e carattere ha interpretato bene la partita contro l'Udinese. Nei primi venti minuti della ripresa i granata si sono comportati da squadra vera, che sa capire il momento e il modo giusto per andare a vincere una partita in cui i tre punti erano il risultato obbligatorio mettendo da parte tutto il resto e puntando a un solo risultato.

"UN ALTRO TORO - Dopo un primo tempo bloccato e tattico, quasi “di studio”; in cui le uniche due occasioni costruite sono state un'incursione offensiva di Vives che si è conclusa con un palo colpito e una tentativo di rovesciata di Amauri finito alto, il Torino ha capito come si doveva vincere questa partita e ha lasciato nello spogliatoio le insicurezze, entrando in campo nella ripresa con un altro spirito. Pressing più alto, transizioni offensive più veloci e un'altra intensità di gioco per un Torino di Ventura che nei primi 20'-25' della seconda frazione ha annichilito l'Udinese trovando una rete meritata che poi è stata gestita senza grossi patemi, concedendo solo un'occasione a Thereau, in cui l'attaccante francese ha sparacchiato alto da buona posizione.

"E MANCAVANO QUATTRO TITOLARI... - Sono questi venti minuti la pietra su cui continuare a costruire una bella stagione. Senza dimenticare i limiti della squadra (ad esempio la difficoltà a fornire palle buone alle punte se mancano sia El Kaddouri che Sanchez Mino, la mancanza di velocità nelle ripartenze) il fatto che il Toro abbia dimostrato di saper fare quadrato e cambiare marcia fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Se poi pensiamo che il Torino ieri è riuscito a vincere e convincere senza quattro titolari come Glik, Darmian, Maksimovic ed El Kaddouri, allora diventa legittimo puntare ad andare avanti anche in Europa League.

"In questo senso, i granata non possono che pensare alla vittoria, giovedì contro un Helsinki che sembra un avversario alla portata dei granata: specialmente se si presenteranno nella versione ad alta velocità di quei venti minuti che hanno cambiato la partita con l'Udinese.