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Torino, Zaza a secco da titolare e a segno da subentrato: solo Muriel fa meglio

Gualtiero Lasala

Il giocatore granata ha segnato ben 11 gol da subentrato. La sua dimensione potrebbe essere quella

Il Torino è uscito dal Dall’Ara di Bologna con un pareggio per 1-1, che sta un po’ stretto ai granata, considerate le 18 conclusioni e le tante chance sprecate. Tra coloro che hanno avuto le polveri bagnate c'è stato anche Simone Zaza, attaccante granata che in questa partita è stato rilanciato da titolare al fianco di Andrea Belotti dopo diverse gare vissute partendo dalla panchina. Una scelta giustificata dal turnover e dall'impatto avuto dal giocatore nel match precedente, quello contro la Roma, da subentrato (gol e rosso procurato a Diawara). Ma i risultati nel turno infrasettimanale non sono stati quelli auspicati.

FLESSIONE - Dopo essere stato premiato dall'allenatore, ci si aspettava una prestazione più concreta da parte di Zaza. La sua non è stata una partita del tutto negativa come in altre occasioni, però non è mai stato veramente incisivo. E pesa l'occasione divorata di quando si è trovato a tu per tu con Skorupski imbeccato da un ottimo passaggio di Belotti, ma non è stato in grado di tradurre l’azione in gol, nonostante le condizioni ottime in cui era stato messo. Insomma,  da parte di Zaza c'è stata una flessione dopo l’exploit contro la Roma di Fonseca. E allora forse il lucano sta acquisendo la dimensione del rincalzo di lusso.

PANCHINA - Simone Zaza è l’uomo decisivo del Torino quando parte dalla panchina. Infatti, da subentrato, è riuscito a mettere a segno ben 11 gol dal 2015/2016 in Serie A. Un bottino non indifferente, superato solo da Luis Muriel (16) nel campionato italiano. Tra queste reti ci sono anche quelle segnate di recente al Sassuolo (doppietta) e alla Roma. Questo dato non è da sottovalutare: Zaza può fare la differenza nel secondo tempo, dando uno strappo fisico nei minuti conclusivi delle partite grazie alla sua carica agonistica e all'intensità con cui interpreta le partite. Compresa questa dimensione del giocatore, si possono sfruttare le sue caratteristiche per farle rendere al meglio. Forse anche questa sarà una considerazione che farà Nicola nel momento in cui sceglierà la coppia d'attacco da opporre al Napoli, che probabilmente sarà quella composta da Belotti e Sanabria.