Toro, a Palermo note londinesi

"Il 2-2 in terra siciliana suona un po' come una piccola band a sud del Tamigi…

"Neanche il tempo di metabolizzare la sbronza post derby che il Toro deve intraprendere la trasferta più lunga della stagione, sul campo del Palermo ormai salvo e con la sola ambizione, ormai, di far crescere il valore di coloro che sembrano essere gli oggetti del desiderio del prossimo mercato estivo: Vazquez e Dybala (due punte destinate a grandi palcoscenici - memorie recenti?)

"La partita è vivace, giocata da entrambe le parti, con due squadre in campo che dimostrano un'identità precisa e quella caparbietà nello scegliere le soluzioni studiate in settimana che i detrattori chiamano scarsa monotonia. Botte e risposte, contropiedi e contro-contropiedi, risultato messo in bilico e subito raddrizzato, cambi decisivi (Maxi Lopez per Martinez): questo lo spartito scritto stanotte dai protagonisti in campo che hanno regalato spettacolo, gol e qualche rammarico su sponda granata, vista la dubbia segnalazione dell'addizionale che ha sanzionato Maxi Lopez,  negando a lui la gioia della doppietta e a noi quella di un sesto posto che - pur alla pari con il Genoa - vorrebbe dire, ora come ora, Europa League.

"E allora nel guardare questa partita di metà settimana pare di trovarsi di fronte a un pezzo del 1978, targato Dire Straits, incentrato anche qui sul botta e risposta, stavolta tra la chitarra e la voce di Mark Knopfler, che narra di un piccolo complesso che si esibisce in un locale a su del Tamigi: i Sultans of Swing. Sono composti, semplici, poco avvezzi ai vizi da star, e così il loro autore, il quale, sul finire del brano, regala al'ascoltatore un assolo di puro godimento, un po' come sarebbe stato il 3-2 targato Maxi Lopez. Ma questa volta potete stare tranquilli: nessun fischio smorzerà il vostro entusiasmo.