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Toro, a Verona Lukic o Berenguer? Sul tavolo esigenze tecnico-tattiche diverse

Andrea Calderoni

Ballottaggio / Il serbo garantirebbe una maggiore copertura ma sarebbe un passo indietro rispetto al 3-4-2-1 a trazione anteriore di domenica scorsa

Sasa Lukic o Alex Berenguer, Alex Berenguer o Sasa Lukic: il ballottaggio anima la vigilia di Verona-Torino. Per intanto possiamo soltanto provare ad entrare nella testa di Walter Mazzarri che nella mattinata di domani, domenica, scioglierà le riserve. Sull’altare ci sono esigenze tecniche e tattiche differenti. Il serbo è tornato a disposizione e sta bene. L’idea di Mazzarri su Lukic è chiara da tempo: lo considera perfetto per giocare da mezz’ala nel centrocampo a cinque con la tendenza ad alzarsi dietro all’unica punta nel 3-4-2-1. Lo spagnolo, invece, è reduce da un’opaca prestazione, quella contro la Fiorentina, e in trasferta ha iniziato soltanto due volte dal 1’, a Parma contro l’Atalanta e a Marassi contro il Genoa.

DOPPIA FASE LUKIC - Alla vigilia della gara appare in leggero vantaggio Lukic, che ha saltato per una contusione la gara contro la Viola ma è tornato pienamente a disposizione sin da martedì. Se Mazzarri dovesse scegliere il nazionale serbo, sarebbe un leggero passo indietro rispetto al 3-4-2-1 della partita di domenica scorsa con due trequartisti puri come Simone Verdi e il già citato Berenguer. A differenza dell’iberico classe 1995 ex Osasuna, Lukic è capace di interpretare meglio la doppia fase. Il 23enne serbo di Šabac potrebbe risultare più funzionale contro una formazione come l’Hellas Verona, dotata di una mediana solida e di qualità.

CONFERMA BERENGUER - Anche perchè Berenguer, come a Brescia, potrebbe essere il coniglio da tirare fuori dal cilindro a partita in corso. Al “Rigamonti” il suo ingresso risultò decisivo e permise al Toro di portare a casa la prima di tre vittorie nelle ultime quattro uscite. Chiunque verrà scelto tra Berenguer e Lukic andrà ad affiancare Verdi, sicuro del posto da titolare dopo le convincenti prestazioni delle ultime settimane. Là davanti, invece, spazio ad uno tra il rientrante Andrea Belotti e Simone Zaza, autore del primo gol alla Fiorentina. Dunque, a Mazzarri l’ultima parola: da una parte la soluzione più difensiva ma probabilmente al momento più quotata (Lukic), dall’altra la conferma del 3-4-2-1 a trazione anteriore (Berenguer).