I numeri

Toro, da Giampaolo a Nicola: la media punti cresce, ma resta bassa. E la proiezione…

Nicolò Muggianu

Cresciuto leggermente il trend in termini di risultati con il cambio in panchina: dai 0,76 PPP di Giampaolo agli 1,11 di Nicola

Da Marco Giampaolo a Davide Nicola: cosa è cambiato al Torino in questi mesi dal punto di vista dei risultati? Dopo 9 partite dall'approdo sulla panchina granata del tecnico che lo scorso anno riuscì a salvare il Genoa, è arrivato il momento di fare un primo bilancio parziale dei trend fatti registrare da Belotti e compagni dopo il cambio di guida tecnica; facendo un confronto diretto con il recente passato.

MEDIA PUNTI - Dal suo arrivo sulla panchina del Torino, Davide Nicola ha fatto registrare 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte per una media punti complessiva di 1,11. Una media leggermente superiore a quella del suo predecessore Marco Giampaolo, che nelle sue 17 apparizioni in Serie A sulla panchina del Torino aveva raccolto soltanto 13 punti per una media di 0,76. Un trend estremamente negativo, che costò la panchina al tecnico di Giulianova; peggiore persino di quello di Moreno Longo che nelle ultime 16 partite della stagione 2019/2020 fece registrare una media di 0,81 punti a partita ma che in quel caso bastarono per traghettare la squadra fino a una salvezza in extremis.

NICOLA - Ma concentriamoci in maniera più approfondita sui numeri raccolti fino a questo momento dall'attuale tecnico del Torino. La media punti raccolti fin qui dal mister resta da zona retrocessione: se mantenuta da qui a fine stagione porterebbe il Torino a chiudere a 35 punti, una quota che è bastata per la salvezza in 5 degli ultimi 10 campionati. Invece, per portare la sua squadra alla famosa "soglia salvezza" di 40 punti (anche se probabilmente ne basteranno meno per salvarsi) a Davide Nicola servirà alzare il tiro e raccogliere almeno 1,55 punti a partita negli 11 match che separano il Torino dal termine del campionato. A Belotti e compagni, attualmente al quartultimo posto a quota 23 punti in 27 partite, occorrono infatti altri 17 punti per arrivare a quota 40. Non pochissimi, specie se si considera che i granata da qui al termine della stagione dovranno ancora affrontare Juventus, Roma, Napoli, Milan e Lazio.