"Walter Mazzarri conclude il suo primo (mezzo)campionato alla guida del Torino con una vittoria. Il toscano ha fatto meglio del suo predecessore Sinisa Mihajlovic sia se guardiamo la scorsa stagione (un punto in più), sia se confrontiamo il girone d'andata con quello di ritorno (quattro punti in più). L'allenatore granata ha gradualmente cambiato gioco e mentalità alla squadra cercando di plasmarla a sua immagine e somiglianza ma senza effettuare con il passato strappi troppo evidenti.
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Toro equilibrato e concreto: così Mazzarri imprime la svolta
Il confronto / Il tecnico granata si conferma bestia nera di Ballardini
"Nell'ultima partita il frutto del suo lavoro è parso evidente. Si è visto un Toro equilibrato, non padrone del gioco ma comunque concreto. Il dato del possesso palla è eloquente per il 59,8% è stato dei padroni di casa, solamente il 40,2 % per i granata. Il Torino però è riuscito a finalizzare due reti che non sono nate casualmente ma è evidente che le azioni fossero già state provate in allenamento.
"D'altro canto il Genoa inizia bene il match, la squadra appare ben schierata in campo, si difende con ordine ed ha il pallino del gioco. Dopo il gol di Iago Falque saltano gli schemi e il Grifone fatica a reagire. Al 13' della ripresa anche Baselli va in rete e il gol nasce da un'azione simile a quella della prima marcatura, segno evidente che Ballardini deve rivedere qualcosa nel reparto arretato.
"I cambi del tecnico rossoblù ravvivano un po' il Genoa. Pandev riesce ad accorciare le distanze al 35', difesa granata non impeccabile anche se il gol è viziato da un fallo dell'attaccante. L'ex Inter e Lazio, insieme agli altri nuovi entrati: Rossi e Omeonga, sono protagonisti nel pressing finale ai granata che, nel frattempo, hanno abbassato il braicentro essendo rimasti in dieci, per l'espulsione di Ansaldi.
"Alla fine è ancora Mazzarri a battere Ballardini, per un'altra volta. In 17 occasioni nelle quali si sono affrontati i due tecnici, solo 2 le vittorie del rossoblù, 7 i pareggi ed 8 i successi dei granata. L'allenatore toscano si è dimostrato, ancora una volta, una bestia nera per Ballardini.
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