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Toro, gli umori dei tifosi: sostegno per la squadra, contestazione per Cairo

“Siamo qua per spingervi alla vittoria, non infangate ancora la nostra storia” recitava lo striscione affisso in via Spano da alcuni dei circa cinquecento tifosi granata accorsi al Filadelfia per caricare la squadra in vista di...

Silvio Luciani

"Siamo qua per spingervi alla vittoria, non infangate ancora la nostra storia" recitava lo striscione affisso in via Spano da alcuni dei circa cinquecento tifosi granata accorsi al Filadelfia per caricare la squadra in vista di Torino-Parma. Un appuntamento da cui emergono considerazioni diverse tra loro. La prima, che è una riflessione negativa, non può che riguardare l'assembramento di molte persone in un contesto sanitario legato al Covid-19 ancora molto complicato: i numeri di ieri in Piemonte recitavano 203 persone in terapia intensiva, altri 10 decessi e 702 nuovi contagi. E la seconda considerazione riguarda le finalità: cori di sostegno indirizzati alla squadra, che ha apprezzato la carica dei supporter granata, ma anche di contestazione verso il presidente Urbano Cairo.

CARICA - Attorno alle 15.00 la squadra - capitanata da Belotti e Nicola - è uscita dai cancelli per incontrare i numerosi tifosi accorsi. E il gruppo è sembrato piacevolmente colpito dall'incitamento che gli è stato riservato: quella contro il Parma è una partita cruciale per il destino dei granata ma ad inizio stagione non si pensava che il Torino sarebbe arrivato a questo punto del campionato con la salvezza ancora da raggiungere. Ecco perchè non era scontato che si creasse questo tipo di clima. Tra i più raggianti Davide Nicola, che ha risposto incitando a sua volta i tifosi presenti. Un vero e proprio capopopolo.

CONTESTAZIONE - Una situazione completamente capovolta rispetto a cinque mesi fa, quando la squadra (all'epoca allenata da Giampaolo) fu duramente contestata proprio davanti a quei cancelli. Neanche in quest'occasione, però, sono mancati cori all'indirizzo della società granata e in particolare di Urbano Cairo, obiettivo numero uno della contestazione e invitato a più riprese a cedere la società. L'impressione è che ci vorrà ben altro per concedere al presidente granata la tregua con la tifoseria del Toro. Ora, però, tutti stanno spingendo nella stessa direzione: il Torino deve rimanere in Serie A e per farlo deve necessariamente vincere contro il Parma.