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Toro, nessun caso rigorista. E dal dischetto un solo errore su 6…

Lorenzo Bonansea

Approfondimento / Inutile e poco obbiettivo puntare il dito contro l'argentino o Ventura per l'errore dagli 11 metri

"Si è tanto parlato, in questi giorni, di un presunto "caso rigorista" nel Torino, dopo che Maxi Lopez ha deciso d'incaricarsi della battuta del penalty contro il Carpi. Nelle ultime due occasioni in cui ai granata era stata concessa l'estrema punizione, infatti, dal dischetto era andato Immobile, che aveva trasformato il tiro dagli 11 metri sia contro Frosinone che contro il Palermo. Ventura, però, ha subito chiuso ogni porta a qualsiasi tipo di polemica in questo senso, specificando che il rigorista il Torino ce l'ha, ma che è la squadra, nel suo complesso, a gestire questo tipo di scelte in campo: chi se la sente, insomma, tira il rigore. In un momento così delicato come quello del penalty, infatti, prima di tutto ci deve essere la serenità di chi tira, se no si rischia lo scivolone (vedi Sanchez Mino).

"Nella fattispecie, Maxi Lopez non ha strappato dalle mani la palla a nessuno, ma ha semplicemente parlato con l'altro rigorista della squadra (Immobile, appunto) dicendogli che se la sentiva, e il numero 10 ha chiaramente acconsentito alla presa di coraggio del compagno, per altro autore di altre due fortunate trasformazioni dal dischetto in campionato, contro lo stesso Carpi all'andata, e contro la Roma. La scelta di Maxi Lopez, dunque, è stata prima di tutto spontanea e in linea con l'armonia dello spogliatoio granata. Il numero 11 è stato poi sfortunato trovando la grande risposta di Belec, ma da qui ad invocare un caso rigorista, di acqua ne passa, e parecchia. Già, perchè non dobbiamo dimenticarci che in un gruppo-squadra è la fiducia reciproca che governa le dinamiche di campo, e i rigori sono affari strettamente di campo, di nervi e cervello. E nessun allenatore al mondo può prendersi la briga di obbligare qualcuno a tirare (o non tirare) un penalty. Al massimo può indicare 2 o 3 nomi favoriti (Immobile e Maxi Lopez sono entrambi tra questi), ma poi sono i giocatori che decidono. Sempre. Ed è davvero giusto che sia così.

"Inoltre, l'errore di Maxi Lopez è più che in linea con i vari aspetti statistici che girano intorno a questo tipo di calci da fermo. Rispetto all'anno scorso, la mira dal dischetto del Torino si è decisamente ridimensionata, e lo score corrente dice di 5 rigori segnati su 6 tentativi: un errore su 6, dunque, ovvero un dato che rientra appieno nella normale forbice di sbaglio quando si affronta un penalty, e che  non può essere assolutamente soggetto a speculazioni di alcun tipo. Un vecchio detto dice che "solo che tira i rigori può sbagliarli", e in una squadra - che si possa definire davvero tale - tutti, nei limiti della logica tecnica, possono essere protagonisti di questo tipo di errori. Fare un caso su un errore dal dischetto risulta quindi altamente denigratorio nei confronti del giocatore, della squadra, e dell'allenatore, oltre che costituire un torto a qualsivoglia intelligenza calcistica. E quella, a quanto pare, per qualcuno nell'ambiente Toro è un grande optional.