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Toro, si va verso la difesa a tre contro il Cagliari: occasione di rilancio per i giovani

Kevin Bonifazi

A partire dalla gara di sabato Walter Mazzarri è pronto a proporre la difesa a tre: una scelta con lo sguardo rivolto alla prossima stagione

Alberto Giulini

Inizierà da Cagliari la rivoluzione di Walter Mazzarri, pronto ad impostare il lavoro in vista della prossima stagione. Il tecnico toscano, già dalla trasferta in terra sarda, è pronto a riproporre quello che nel corso della sua carriera si è mostrato come suo credo tattico: la difesa a tre. Difesa a tre che, tuttavia, non significa per forza di cose 3-5-2: Mazzarri, infatti, potrebbe decidere di adottare un più offensivo 3-4-1-2 oppure optare per altri moduli ancora; l'unica certezza, in tal senso, è lo schieramento difensivo. Una scelta che molto probabilmente è stata più volte rimandata per via degli infortuni occorsi a Lyanco e Bonifazi e per la squalifica di Burdisso, che non hanno permesso di avere un sufficiente numero di centrali a disposizione per cambiare l'assetto della difesa.

N'KOULOU PUNTO FERMO - Pur adottato solamente a gara in corso, il Toro ha già disputato due spezzoni con la retroguardia a due elementi: i finali delle gare contro Sassuolo ed Udinese. In quelle occasioni, Mazzarri decise di puntare su Burdisso e Moretti insieme all'intoccabile N'Koulou. Il camerunense, allora impiegato sul centrodestra ma in grado di giocare senza problemi anche da perno centrale, è l'unico punto fermo da cui ripartirà la rivoluzione della difesa granata. Il ballottaggio per i restanti due posti, infatti, vede protagonisti due giocatori d'esperienza come Burdisso e Moretti (entrambi classe 1981) e due giovani come Lyanco e Bonifazi (rispettivamente classe 1997 e 1996), con quest'ultimo che sabato potrebbe finalmente esordire nella massima serie con la maglia granata.

GIOVANI DA RILANCIARE - Chi sicuramente è favorito da un passaggio ad una retroguardia a tre è Kevin Bonifazi, consacratosi nella scorsa stagione con la maglia della Spal proprio con il 3-5-2. L'ex Primavera, paragonato a Maksimovic per l'eleganza nell'uscire palla al piede, potrebbe giocare senza problemi sia sul centrodestra sia sul centrosinistra, considerata la naturalezza con cui utilizza entrambi i piedi. Caratteristiche ideali per giocare al centro della difesa le ha invece Lyanco che, se riuscirà a gestire nel migliore dei modi grinta ed irruenza, potrà ritagliarsi uno spazio da protagonista. Fondamentale, per la crescita dei giovani, sarà l'apporto dei veterani Burdisso e Moretti, due giocatori che in carriera hanno vissuto grandi annate con la difesa a tre ed abituati a giocare, rispettivamente, al centro e sul centrosinistra. Per implementare il numero di centrali, almeno fino a quando Lyanco non ritrovi la migliore condizione, potrebbe essere aggregato il Primavera Buongiorno, senza dimenticare che anche Ansaldi può anche essere impiegato come terzo di difesa: lo ha già fatto al Genoa con Gasperini. A prescindere dagli uomini, comunque, l'intenzione è chiara: iniziare ad impostare la prossima stagione.