"Quella con il Sassuolo sarà la gara dell'arrivederci per alcuni (e si spera anche altri, vedi Belotti), ma anche quella d'addio per tanti. Tra questi, con certezza, c'è anche Joe Hart, il portiere inglese giunto come un fulmine a ciel sereno la scorsa estate nello stupore generale. Vedere quella figura che fino a pochi mesi prima giocava la Champions League da protagonista girare nei pressi di Via dell'Arcivescovado ha reso più consapevole l'intero universo granata di come l'immagine del club fosse davvero cambiata, di come - con con condizioni pressoché irripetibili, vero - il portiere della nazionale albionica potesse decidere di prendere in considerazione la causa granata per rilanciare la propria carriera.
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Tra alti e bassi c’è il carisma: col Sassuolo l’ultima di Joe Hart
Focus / Il portiere saluterà a fine stagione, la sfida di domani l'occasione di lasciare un bel ricordo: ecco cosa ha lasciato in granata
"La storia tra il Torino e Hart ha vissuto di alti e bassi sul campo, con il portiere che ha esibito colpi che non si vedevano da parecchio tempo trai pali granata, abbinati però a svarioni che sono costati anche qualche punto di troppo. Fuori dal terreno di gioco, però, l'apporto è stato sotto tutti gli aspetti più che positivo, visto l'enorme ritorno di immagine che l'ex City ha concesso ai granata oltremanica, oltre al legame nato tra lo stesso Hart e il pubblico del grande Torino, che ne ha apprezzato sin da subito carisma e carattere.
"Per questo, nonostante, tutto, l'addio lascia un po' d'amarezza. Lo scontro con il Sassuolo è il tango d'addio: l'occasione giusta per Hart di salutare nel miglior modo possibile un pubblico che, nonostante le sbavature, l'ha amato, e ha riscoperto in lui il sogno di tornare nuovamente grande: perché nonostante tutto, se il portiere della nazionale inglese difende i tuoi pali, puoi gonfiare il petto d'orgoglio.
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