"Seppur l'ambiente friulano è reduce da una sconfitta, i tifosi bianconeri stanno vivendo uno dei periodi più belli della loro vita: la prima stagione alla Dacia Arena, una splendida struttura di 25,000 posti inaugurata quest'anno dalla famiglia Pozzo. Da sempre questa famiglia ha pensato al bene della squadra a suon ottimi investimenti - Sanchez ed Asamoah tra tutti - a dispetto di altre società italiane, che, a causa di colpi di mercato sbagliati hanno trascinato la loro squadra nel baratro della zona retrocessione. Il compito dei Pozzo non è uno dei più facili, poiché sotto il loro controllo ci sono ben 3 club: la già descritta Udinese, il Watford e il Granada.
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Udinese-Torino, Karnezis la nota lieta della difesa friulana
La difesa dell'avversario / Il reparto arretrato friulano è tenuto a galla grazie alle splendide prestazioni del portiere greco
"Nell'ultima partita contro l'Inter, il protagonista assoluto è stato il portiere greco Karnezis, che, a suon di ottimi interventi, ha limitato, anche se in parte, i danni nel proprio specchio, congelando il risultato nel 3-1. I Friulani hanno sempre avuto una grande tradizione tra i pali: sono stati tanti i grandi portieri che sono dovuti passare prima da Udine per poi sbarcare la porta del successo, Handanovic il più recente. Il reparto difensivo dell'Udinese non è stato però uno dei migliori in questa stagione, poiché fino ad oggi ha subito ben 52 reti, di cui il 22% di essi - 11 - sono stati presi negli ultimi 15' di gara, quando i tre centrali di difesa hanno riscontrato parecchie difficoltà sia in campo mentale che in quello fisico.
"In vista del prossimo match contro il Torino, il tecnico De Canio avrebbe in mente un tridente difensivo composto da Waguè, Danilo e Felipe, lo stesso che ha bloccato per ben 90' la furia dell'attacco granata nella partita d'andata, vinta per 1-0 dai bianconeri. Allora quel trio di giocatori schierato da Colantuono ha funzionato benissimo, ma in vista della prossima sfida, Ventura si aspetta molto di più dai suoi attaccanti, soprattutto da un Belotti che sta attraversando una crescita continua.
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