"Il duello a distanza non era banale per entrambi gli allenatori, Torino-Udinese metteva di fronte infatti passato e presente sia per Giampiero Ventura che per Stefano Colantuono: il tecnico granata ha allenato la piazza friulana nella stagione 2001/2002 subentrando in corsa a Roy Hodgson, quello bianconero ha invece sfiorato la promozione sotto la Mole nel 2009. Ovviamente entrambi i tecnici volevano ottenere un buon risultato a prescindere da questi dati, ma gli intrecci del passato avrebbero potuto verosimilmente caricare di ulteriori significati la sfida dell’Olimpico. Il testa a testa in panchina alla fine vede ovviamente trionfare Colantuono, e non soltanto per il risultato.
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Ventura-Colantuono: il testa a testa va al tecnico dei friulani
In panchina / Avversari compatti e più pericolosi: l'allenatore vince il duello a distanza, senza fare nulla di eccezionale
"L’Udinese non ha espresso un grande gioco e non ha sviluppato azioni “mozzafiato”: la squadra di Colantuono si è semplicemente limitata a mettere in pratica quanto richiesto dal tecnico, che aveva preparato chiaramente una partita volta fondamentalmente a non incassare reti, e la convinzione riposta in questo atteggiamento è bastata ai bianconeri per espugnare l’Olimpico e portare a casa tre punti importantissimi. Piuttosto, la delusione dal punti di vista tattico arriva dal Torino: i granata sono inconcludenti e non scendono sicuramente in campo con l’atteggiamento che deve avere chi vuole riscattare una sconfitta tanto pesante quanto recente (ancor più in un derby)
"Un solo tiro verso la porta difesa da Karnezis e l’incapacità di segnare rimanendo in superiorità numerica per 35 minuti: queste immagini fotografano la serata dei granata, impegnati nel solito possesso palla ma praticamente mai realmente pericolosi. A rigor di logica, la squadra in casa attacca e quella ospite si difende per ripartire: non è sembrato che la partita di ieri sia stata preparata in questo modo dai due tecnici. L’Udinese ha fatto il compitino, e l’ha fatto anche bene, cercando di bloccare le fondi del gioco granata; il Torino dalla sua non ha mai pressato il portatore di palla avversario (eccezion fatta per il solito, inesauribile Belotti) e non ha prodotto davvero nulla. I friulani si sono dimostrati solidi ed hanno conquistato il massimo risultato senza nemmeno incassare reti, difendendo con coraggio anche in inferiorità numerica e con tre attaccanti in campo per il Torino: il testa a testa è quindi chiaramente vinto da Colantuono, che questa volta supera nettamente Ventura senza fare niente di particolarmente eccezionale.
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