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Verso il Mercato

Andrea Viscardi

di Andrea Viscardi
Manca oramai poco alla fine del 2007 e contemporaneamente a quella del girone di andata, in cui la squadra di...

di Andrea ViscardiManca oramai poco alla fine del 2007 e contemporaneamente a quella del girone di andata, in cui la squadra di Novellino non è mai riuscita a mettere la marcia più alta, rassegnandosi a un’andatura costante ma ben inferiore sia alle aspettative che alle possibilità della squadra.L’anno nuovo porrà lo staff dei granata e soprattutto Urbano Cairo e Stefano Antonelli, di fronte a una scelta non facile: intervenire sul mercato o avere fiducia nella rosa attuale?La risposta sembra scontata se ci avviciniamo ai risultati di questa prima parte di stagione tenendo conto solamente della classifica e del gioco altalenante, ma sotto un altro punto di vista eventuali innesti potrebbero solo destabilizzare l’ambiente e risultare, visto la povertà del mercato, non decisivi.Per quanto riguarda l’estremo difensore credo che nessuno abbia dubbi a riguardo, Sereni si è rivelato un portiere capace oltre ogni previsione di addossarsi le responsabilità della porta granata per ben più di un anno; Fontana, quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto, soprattutto quando è dovuto subentrate a Napoli. Questa situazione può essere riconsiderata tranquillamente la prossima estate.La difesa, tralasciando i vari esperimenti iniziali, sembra aver trovato un certo equilibrio: Dellafiore si è rivelato essere uno dei più promettenti e continui difensori italiani. Peccato che quest’estate il Torino avrà ben poche possibilità di trattenerlo, visto il diritto di controriscatto di un Palermo che probabilmente si priverà di Barzargli.Natali, dopo una partenza problematica anche a causa di due infortuni, sembra aver finalmente trovato un giusto equilibrio in campo anche grazie a una forma in costante crescita mentre Di Loreto, pur evidenziando i suoi limiti, appare comunque più tranquillo e diligente dello scorso anno. Da non dimenticare anche il contributo di Franceschini: dopo le polemiche di quest’estate sembra essere sulla via de recupero sia dal punto di vista fisico che mentale.Se per quanto riguarda la zona centrale della difesa non esistono troppe preoccupazioni, altro discorso è quello delle fasce: sulla destra capitan Comotto non ha bisogno di nessun appunto, la sua grinta, la determinazione e la voglia di far bene sono una delle piacevoli caratteristiche che hanno accompagnato il Toro nelle ultime tre stagioni. Dalla parte opposta, invece, sorge uno dei problemi principali dell’intera squadra, l’infortunio di un sorprendente Rubin a inizio campionato ha diminuito la possibilità di turnover e Lanna, nonostante sembri essere in fase ascendente, non è ancora riuscito a dimostrare affidabilità: troppe le incertezze sia in fase difensiva sia sulle ripartenze.Vero è che, se si andasse sul mercato per un terzino sinistro, oggi non si riuscirebbero a trovare grandissime soluzioni e, visto un recupero di Rubin probabilmente anticipato, trovarsi a inizio marzo con tre potenziali titolari potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, soprattutto visto il miglioramento di Lanna registrato con la sua nuova posizione in campo. Motta, il capitano dell’under 21, arrivato sul finire del mercato, dopo qualche presenza partendo dalla panchina, aveva iniziato fin dal 1’ a Udine, prestazione, la sua, pienamente sufficiente. Da allora però non è praticamente più sceso in campo se non per alcuni minuti. Poi proprio prima della sosta natalizia, quando avrebbe trovato spazio per l'espulsione di Comotto, è rimasto vittima di un infortunio che lo terrà lontano dal terreno di gioco un mese; quindi per valutarlo appieno bisognerà attendere la sua guarigione e rivederlo in campo. In conclusione è necessario, secondo la mia opinione, dare fiducia a un reparto che si è rivelato essere indiscutibilmente il migliore di tutta la squadra, significative sono le 20 reti subite (meglio di noi solo Inter, Juventus, Fiorentina, Roma, Catania e Milan, ma ha disputato tre partite i meno).