"La sfida contro il Torino è importante anche per i nerazzurri di Mancini, che in questo momento si trovano al primo posto alla pari con la Fiorentina e non vogliono lasciare per strada punti pesanti. L’Inter ha così lavorato sodo durante la settimana e il tecnico ha provato più schemi, alla ricerca di quello più adatto ai propri giocatori per lo meno in partenza. Posto che per quanto riguarda la difesa non ci dovrebbero essere troppi dubbi di formazione in casa nerazzurra, le differenti ipotesi riguardano invece centrocampo ed attacco.
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Verso Torino-Inter: Mancini vaglia diverse soluzioni, la difesa rimane il punto forte
Il tecnico nerazzurro valuta il migliore schieramento iniziale, cercando di non scoprirsi troppo. Il rientro di Melo offre più opzioni
"Questa sperimentazione riflette in effetti quanto dimostrato dai ragazzi di Mancini finora: l’Inter è squadra solidissima e temibile, ma fa della difesa il suo punto di forza assoluto; l’attacco, al contrario, non ha finora reso secondo le possibilità, sono infatti solo undici le reti segnate in altrettante giornate di campionato. Proprio per questo motivo, il tecnico nerazzurro potrebbe cambiare volto alla sua squadra ancora una volta e riproporre il 4-3-1-2 visto ad inizio stagione, che vedrebbe il croato Perisic agire da trequartista dietro le punte anziché nel suo ruolo naturale. L’altra ipotesi forte è il mantenimento del 4-2-3-1 delle ultime partite, con l’inserimento di Adem Ljajic sulla fascia a discapito di un centrocampista ed una maggiore fantasia in campo dietro l’unica punta Icardi. In questo modo Mancini schiererebbe addirittura quattro giocatori molto offensivi come Perisic, Jovetic, Ljajic e Icardi contemporaneamente, una scelta rischiosa che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per eventuali contropiede granata.
"Con il 4-3-1-2 ovviamente i nerazzurri sarebbero maggiormente coperti, considerando anche il rientro di Felipe Melo dalla squalifica. Il dubbio fondamentale di Mancini riguarda questi due moduli: il tecnico valuterà nei prossimi giorni quello migliore con cui schierare i propri uomini dal primo minuto, avendo però la consapevolezza di poter cambiare a partita in corsa.
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