"Due punti nelle ultime quattro partite, 13 punti nelle prime 9 giornate: diventa difficile ora appellarsi a scusanti di sorta. Il Torino sta facendo meno di quello che potrebbe, al netto dei punti tolti dal VAR e degli infortuni che pure hanno influito. Lo ha confermato anche la partita contro la Roma, che pure non è certo scandalosa per le sue dimensioni e per come è maturata. Anzi, il problema non è perdere di misura con i giallorossi, squadra superiore in tutto e per tutto, che è stata peraltro piuttosto ben limitata da un Toro sceso in campo finalmente con un atteggiamento tattico accorto e con spirito umile. Il problema è che la sensazione lasciata dalle prime nove giornate è quella di un Toro che per ora non sfrutta appieno le carte che ha in mano. E la responsabilità, come sempre in questo sport, è soprattutto della guida tecnica.
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Zero tiri in porta: caro Miha, il Toro fa meno di quel che potrebbe
Il punto / Finalmente i granata concedono poco, ma sono troppo dipendenti da Ljajic e Belotti. E le responsabilità sono della guida tecnica
"Il Torino avrà lacune a livello di organico (e quella del vice-Belotti è la più palese), ma ha comunque tutte le possibilità per vincere contro Verona e Crotone e per fare qualcosa di più di zero tiri in porta quando gioca in casa, anche contro una squadra più forte, come la Roma. Ljajic e Belotti: quando i due assi mancano per infortunio o sono spenti, la squadra non ha soluzioni, non ha meccanismi oliati, non ha una manovra corale che possa fornire certezze. Niang sta facendo progressi, ma gli vengono chiesti compiti difensivi che non sono nelle sue corde e ora è preso di mira dal pubblico. Boyè ha visione di gioco, tecnica e fisico, ma in un anno non è migliorato e fa sempre gli stessi errori. Berenguer è già finito nel dimenticatoio: le alternative non sono eccellenti ma Mihajlovic sta facendo pochino per coinvolgerle e valorizzarle. E ora, come è fisiologico quando i risultati non arrivano, la squadra rischia di perdere fiducia. A Mihajlovic il compito di trovare risorse per evitare che già in autunno i sogni di gloria vengano abbandonati. Servono fatti, ora, non parole.
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