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Vives: dopo sei anni di battaglie, non un addio ma un arrivederci

Vives con la fascia da capitano al braccio

Focus on / Il centrocampista campano è molto vicino alla Pro Vercelli, ma il suo potrebbe non essere un addio definitivo...

Redazione Toro News

Giuseppe Vives arriva in granata il 14 luglio 2011 quando, il Torino di Ventura lo acquista dal Lecce per una cifra che si aggira attorno ai 500 000 euro. Arrivato nel capoluogo piemontese, il centrocampista, fa subito valere la sua esperienza e il suo carisma riuscendo a conquistare da protagonista assoluto la tanto attesa promozione in Serie A. Dotato di una grinta non indifferente, tra Vives e la piazza granata scatta qualcosa sin da subito. Forse i tifosi del Torino vedono in lui quelle caratteristiche del "combattente", di quello che, in campo, non molla mai fino all'ultimo secondo, e per questo rispetteranno e ammireranno il proprio numero "20" durante tutta la sua esperienza sotto la Mole. Il centrocampista campano, esordisce con la maglia granata il 13 agosto 2011 in Coppa Italia contro il Lumezzane. La prima gioia granata è datata  10 dicembre 2011 nella partita casalinga contro il Pescara vinta dal Torino per 4-2: bella palombella di destro, quasi da centrocampo, a insaccare il momentaneo 2-1.

Ma è nella stagione 2013-2014 - anno della storica qualificazione granata in Europa League - che Vives passa la sua miglior stagione in assoluto. Si conferma leader comportamentale e di prestazioni aiutando molto la squadra con un lavoro da "equilibratore". Uno di quei giocatori che lavorano nell'ombra per i compagni facendo tanto lavoro sporco, e che ricevono spesso meno meriti di quelli che spetterebbero. Così, almeno tanto quanto i più celebrati Cerci e Immobile, Vives è da considerarsi pilastro portante di quella squadra che raggiunse il settimo posto (miglior risultato dell'era Cairo), poi valso l'Europa League per i problemi del Parma. L'anno successivo poi, il ragazzo nativo di Napoli, ricoprì più volte il ruolo di capitano granata e fu tra i principali artefici delle vittorie più dolci. La vittoria di Bilbao, con un rigore conquistato e una prestazione sopra le righe, è forse una delle migliori partite giocate da Vives in carriera. La sua storia e quella granata dunque, tra sofferenze e soddisfazioni, saranno per sempre legate.

Ora che Vives si trasferisce alla Pro Vercelli, è giunto il momento dei saluti. "Torino è casa mia" aveva dichiarato il calciatore in un'intervista rilasciata qualche mese fa, e proprio per questo, quello di Vives, potrebbe non essere un addio ma solamente un arrivederci necessario per permettere al "ragazzo" di concludere la carriera nel migliore dei modi: giocando. Quest'anno infatti, dopo l'esordio di campionato a San Siro contro il Milan e l'arrivo di Valdifiori, il giocatore ha fatto tanta panchina e questa, potrebbe essere per lui la giusta occasione per tornare a essere protagonista. Dotato di un talento ordinario ma di un cuore straordinario, Vives ha sempre rispettato la maglia granata dando sempre il 100% in campo e anteponendo il gruppo a sè stesso anche nei momenti più complicati per lui. Per questi motivi, Vives sarà sempre ricordato con piacere dalla piazza di Torino, con la speranza che loro destini possano tornare a intrecciarsi.