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Cairo a 360°: “Il modello è il Grande Torino. Verdi? A volte chi cede deve prima acquistare”

Gianluca Sartori

Le voci / Il presidente granata dopo la vittoria del Torino sul Soligorsk: "Manca una ciliegina, ma deve essere tale..."

A mezzanotte e mezza passate, un soddisfatto Urbano Cairo si è presentato all'appuntamento con i cronisti che lo hanno atteso dopo il fischio finale di Torino-Shakhtyor Soligorsk. "E' la mia vittoria europea più larga - in riferimento al 5-0 rifilato dalla squadra di Mazzarri ai bielorussi al Grande Torino - e in generale tutti i nostri giocatori mi sono piaciuti. Una bellissima intesa tra Zaza e Belotti e poi un grande Berenguer: oggi era proprio imprendibile. Bene anche Bonifazi. Se per lui ho detto uno dei famosi "no" sul mercato? Sì, sarà stato il nono o il decimo... Oramai ho perso il conto", sorride Cairo.

"Bene tutti - riprende il presidente - potrei citare tutti. Anche Meité ha fatto cose eccellenti, Baselli benissimo... Anche Singo è entrato bene, no?"

Dopo il Soligorsk ci sarà il Wolverhampton. "Intanto passiamo il turno. Bisogna andare là a Minsk a vincere la partita. Poi se arriverà il Wolverhampton vedremo. Io la penso come il mister, facciamo una cosa per volta. Comunque loro sono una bellissima squadra, sarà un confronto tra le due settime classificate. Mi dite che è il sorteggio peggiore possibile? Forse c'era anche il PSV sullo stesso livello. Comunque pensiamo prima al ritorno col Soligorsk in Bielorussia. Dobbiamo essere focalizzati e determinati".

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