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Calciomercato, Miranchuk e la clausola fino al 2026: così l’Atalanta si tutela

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Come riportato da Tuttosport, la decisione dell'Atalanta serve a mettere la Dea in una posizione di forza la prossima estate

Andrea Calderoni

Aleksey Miranchuk contro l'Almeria si è ben destreggiato. Ha legato i reparti giocando soprattutto da trequartista centrale più che da trequartista di destra. Nell'ultima amichevole prima di tornare in Italia il russo ha sfornato una prestazione convincente che non ha fatto altro che confermare quanto sia importante nello scacchiere granata. In questa lunga pausa per il Mondiale in Qatar il campo si è necessariamente intrecciato con il mercato. Miranchuk è in prestito con diritto di riscatto; si tratta di un giocatore di proprietà dell'Atalanta. La Dea prima di girarlo in prestito al club granata ha voluto tutelarsi, come ha riportato Tuttosport.

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L'Atalanta ha voluto tutelarsi e non accetta sconti per il riscatto

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La tutela riguarda un'opzione per un rinnovo fino al 2026 che aumenta sensibilmente il potere contrattuale del giocatore e dell'Atalanta stessa. Con un contratto in scadenza il 30 giugno 2024, infatti, il prestito al Torino non sarebbe stato a cuor leggero. La clausola, invece, sposta i pesi sul bilanciere e proprio per questa ragione la scorsa estate l'Atalanta sembrava addirittura intenzionata a far saltare l'intera operazione; il motivo del contendere era l'inserimento dell'opzione per un rinnovo fino al 2026 in grado di tutelare il club lombardo. Insomma, il Torino non può chiedere uno sconto sul riscatto a fine anno facendo leva sul fatto che il contratto scade nel 2024, perché la clausola sposta al 2026 la fine dello stesso contratto. Pertanto, se Miranchuk fa bene le soluzioni sono due: o il Torino sborsa 12 milioni di euro e se lo tiene a titolo definitivo oppure l'Atalanta ritrova un calciatore valorizzato con ancora tre anni di contratto (uno fino al 2024 più i due fino al 2026). Se il Torino decidesse di non riscattarlo e se l'Atalanta non reputasse il russo adatto alla causa, le soluzioni sarebbe o un altro prestito o una cessione a titolo defiinitivo a un altro club. In altre parole, l'Atalanta ha voluto mettersi in una posizione di forza e osserva attentamente il rendimento di Miranchuk. Dal canto proprio, il Torino se realmente vorrà puntare sul russo dovrà mettere in preventivo una spesa di 12 milioni di euro.

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