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ToroPreview, mercato chiuso: “Il Toro si è rinforzato a gennaio?”

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Ogni settimana alcune domande sul prossimo match a tre dei nostri giornalisti, che ci dicono la loro sul momento del Toro
Redazione Toro News

Quattro domande, tre pareri in merito. Le nostre opinioni, a volte concordi e a volte discordanti tra di loro. Ecco ToroPreview: prima della partita, tre dei nostri giornalisti risponderanno alle domande della redazione, dicendo la loro sull’impegno che attende la squadra e in generale sul momento dei granata. Opinioni personali a volte agli antipodi, per cercare di dare una visione più completa possibile al lettore sull’argomento trattato. Questa settimana, dall’altra parte del microfono ecco i nostri Federico De Milano, Enrico Penzo e Luca Sardo.

Si chiude il mercato. Qual è il rinforzo che più vi convince?

De Milano - Mi auguro che Lovato sappia dimostrarsi un rinforzo utile alla causa. Ha già lavorato con Juric al Verona e dunque conosce le richieste del tecnico croato, per lui inoltre non sembra che ci sarà possibilità per godere di un periodo di ambientamento. Le assenze di Schuurs e Buongiorno (oltre alla cessione di Zima) obbligano Juric a dover contare fin da subito su tutti gli effettivi in difesa. Spero che Lovato si dimostri all'altezza.

Penzo - Tra i vari nomi in entrata il giocatore che più mi intriga è Okereke. Il nigeriano secondo me oltre a possedere buone qualità come rapidità e fisicità ha voglia di riscattarsi e la piazza granata potrebbe rivelarsi proprio quella giusta per lui.

Sardo - Tra i nuovi arrivati Lovato. Il difensore - nonostante con la Salernitana in questa prima parte di stagione non abbia giocato con continuità - conosce già Ivan Juric e il percorso di ambientamento dovrebbe essere più rapido rispetto agli altri: con l'infortunio di Buongiorno, Lovato dovrà subito farsi trovare pronto.

 

È mancato ancora qualcosa in entrata?

De Milano - Continuo a pensare (come tantissimi altri) che l'assenza di un vero esterno sinistro titolare possa essere un guaio per il Toro. Servirebbe molto un giocatore come Bellanova ma sulla fascia mancina. L'opzione Masina credo sia solo una soluzione temporanea sia per formula con la quale è arrivato al Toro che per età e futuribilità del giocatore.

Penzo - Si, soprattutto se consideriamo il momento della stagione che sta vivendo il Torino. I granata dopo un avvio incerto sembrano aver trovato stabilità ed ora sono in piena corsa per l'Europa. Se la società avesse investito in un esterno sinistro di qualità e in un giocatore offensivo già pronto che possa coprire il ruolo di Vlasic all'evenienza, avrebbe rinforzato la squadra.

Sardo - Senza dubbio un esterno sinistro all'altezza. Resta da capire se Juric vorrà impiegare Masina - arrivato dall'Udinese con 60' collezionati in campionato in questa stagione - come braccetto di sinistra della difesa a tre oppure come esterno a tutta fascia: in ogni caso per migliorare la rosa attuale sarebbe servito un "Bellanova mancino".

 

Alla luce della campagna acquisti, ritenete che il Toro ne esca rafforzato?

De Milano - Come potenziale dei singoli giocatori entrati e di quelli usciti no. Credo che il livello sia rimasto abbastanza invariato. Il passo in avanti il Torino può averlo fatto però, a mio modo di vedere, nello spogliatoio. In questa finestra di gennaio sono stati infatti ceduti alcuni elementi ai margini del gruppo come Radonjic e Seck (sul quale forse pesavano anche le vicende extra-campo) che evidentemente per Juric non erano più delle risorse utili. I nuovi innesti potrebbero rivelarsi dei rinforzi utili soprattutto per allungare la panchina togliendo così tutto i malumori all'interno dello spogliatoio.

Penzo - Secondo me il livello di questo Torino rimane invariato. Cedendo Soppy ed acquistando Masina i granata non hanno fatto un passo in avanti, poiché ad oggi il giocatore deve ancora rivelare il proprio potenziale e non è una certezza, proprio come non lo era il francese. La cessione di Radonjic, Seck e Karamoh e l'arrivo di Okereke e Kabic non ha cambiato di molto le carte in tavola, visto che quest'ultimo è una scommessa ed il nigeriano deve riscattarsi. Infine solo il tempo rivelerà se la cessione di Zima e l'acquisto di Lovato ha rafforzato i granata in difesa, visto che ad oggi secondo me i due si equivalgono. Che la società non avrebbe fatto grandi investimenti nel corso di questo mercato era pronosticabile, tuttavia l'acquisto di uno o due giocatori affermati nei ruoli in cui c'è necessità sarebbe bastato per alzare notevolmente il livello tecnico della squadra.

Sardo - Non credo che la rosa attuale del Torino sia più forte, il livello della squadra penso sia rimasto molto simile a quello di prima. Potenzialmente in difesa con l'arrivo di Lovato e la cessione di Zima (che a causa di vari problemi fisici non era riuscito a trovare continuità) la situazione sembra migliorata; in avanti con la cessione di Radonjic, Karamoh e Seck e l'arrivo di Kabic ed Okereke il club granata avrebbe potuto fare qualcosa di meglio a mio avviso in entrata. Poi ovviamente sarà il campo a parlare.

 

Cosa vi aspettate dal Toro da qui a giugno?

De Milano - Il sogno Europa è sempre vivo, esattamente però come gli altri due anni con Juric quando alla fine sono arrivati però solo dei decimi posti. La classifica è corta e fare qualche passo in avanti non è impossibile soprattutto se i granata riusciranno a sfruttare al meglio le partite contro le squadre posizionate sotto in classifica e non buttando via quindi dei punti. L'Olimpico Grande Torino sta diventando sempre di più un fattore (unica sconfitta in stagione solo con la capolista Inter) e anche la difesa che funziona molto bene sono tutti motivi per sognare uno dei primi 7 posti. Bisogna però riuscire a restare uniti per tutti gli ultimi quattro mesi di stagione e mettersi alle spalle alcune delle avversarie che al momento precedono in classifica il Toro, non sarà cosa facile.

Penzo - Secondo me nonostante questo mercato non abbia rafforzato la squadra questo Torino può continuare ad ambire in alto. Il gruppo è solido e le recenti prestazioni hanno dimostrato che c'è la qualità per continuare a cercare di strappare un pass per le competizioni europee. Se da qui a giugno i granata rimangono costanti si può concretamente puntare ai posti alti della classifica.

Sardo - La classifica attuale è molto corta: attualmente il Toro è in decima posizione, ma il settimo posto - che significa Europa - occupato dalla Lazio dista solamente tre punti (in questo senso sarà fondamentale la gara del 22 febbraio tra le mura del Grande Torino in cui si affronteranno le due squadre). Fondamentale per i ragazzi di Juric sarà rimanere compatti e costanti in queste gare per mantenere vivo il sogno europeo.

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