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Dal calcio a misura di tifoso, ai prezzi inaccessibili. E tutti parlano di fatturati…

Redazione Toro News

 Rupert Murdoch arrives to watch the 2017 US Open Men's Singles final match between Spain's Rafael Nadal and South Africa's Kevin Anderson, at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in New York on September 10, 2017. / AFP PHOTO / Jewel SAMAD (Photo credit should read JEWEL SAMAD/AFP/Getty Images)

"La commissione d’inchiesta si raccomandò con i club di abbassare il costo dei biglietti, che stavano progressivamente avendo un’impennata verso l’alto; e inoltre li invitava, anche per ragioni di sicurezza, a coinvolgere sempre di più i tifosi nella vita dei loro club di riferimento. E’ quasi inutile ricordare come l’avvento di Rupert Murdoch e del suo mondo dorato di Sky, abbia così modificato il mondo del calcio inglese tanto da farlo diventare più un prodotto che una competizione sportiva. Con i soldi del magnate australiano, i club della Premier League sono diventati delle ricche prede per uomini d’affari di ogni risma e nazionalità. I club della Premier League non solo hanno come mira quella di aumentare sempre di più i loro ricavi, ma hanno come obiettivo di far diventare i loro stadi sempre un luogo per pochi privilegiati(facendo diventare le società di calcio delle curiose varianti della figura di Robin Hood: togliere ai poveri per annoiare i ricchi). Ormai la working class inglese, un tempo anima e cuore del tifo allo stadio, è diventata una parte, e nemmeno la più importante, dell’immensa platea televisiva planetaria della Premier League. Per la working class l’unica opzione possibile è solo il mondo virtuale.

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