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Salernitana-Torino: Nicola e Juric a confronto

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Prosegue la scorpacciata di Serie A dopo la lunga sosta. La sfida tra Torino e Salernitana si avvicina e noi andiamo ad individuare alcune caratteristiche delle due squadre sulla base dei dati di performance

Lorenzo Greggio

Lo scorso anno, dopo un inizio titubante nella stagione del ritorno in Serie A, il Presidente Iervolino ha affidato la guida tecnica della squadra a Mister Nicola, uno che di imprese sportive se ne intende; grazie al lavoro suo e di Walter Sabatini i campani hanno centrato una salvezza tutt’altro che scontata. Nella stagione corrente i granata di Salerno si propongono di consolidare la propria posizione nella massima serie, vivendo un campionato sinora abbastanza tranquillo con un buon margine di punti rispetto alle squadre che occupano gli ultimi posti della classifica.

In vista del match col Torino, andiamo ad esaminare alcuni dati della squadra allenata da Mister Nicola, comparandoli con quelli del team allenato da Mister Juric.

Le rotazioni della Salernitana

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I giocatori sono ordinati in funzione della posizione media occupata in campo (considerando qui solo la profondità del campo e trascurando l'ampiezza), così da avere i giocatori che occupano posizioni più offensive in alto e quelli che occupano posizioni più difensive in basso. Tra parentesi è indicato il numero di maglia dei giocatori.

Si segnala nell’ultima giornata l’esordio tra i pali del veterano Ochoa in luogo del convalescente Sepe.

 

L’indice di rotazione

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Introduciamo ora come indice di rotazione il rapporto tra i minuti giocati dagli 11 giocatori più utilizzati rispetto al totale dei minuti giocati. Un valore più basso indica quindi una maggiore propensione al turnover da parte del tecnico.

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In questa speciale classifica Torino e Salernitana occupano una posizione intermedia rispetto alle altre compagini, facendo entrambe un ricorso moderato al turnover.

Età media: Toro più giovane

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Per ogni giornata riportiamo l'età media dell'undici iniziale di ogni squadra con dei punti. Tracciamo poi due linee per unire i punti relativi a Salernitana e Torino.

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La differenza tra l’età media degli undici iniziali è davvero significativa.

Nicola si affida spesso a giocatori molto esperti (si pensi ai vari Candreva, Radovanovic, Fazio) tanto da aver schierato l’undici iniziale più vecchio dell’intera Serie A per ben due volte; il Torino, all’opposto, dispone di una rosa molto più giovane ed ha schierato l’undici iniziale più giovane di giornata in altrettante occasioni.

Altezza media e duelli aerei

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Per ogni giornata riportiamo l'altezza media dell'undici iniziale di ogni squadra con dei punti. Tracciamo poi due linee per unire i punti relativi a Salernitana e Torino.

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Come riportato, entrambe le squadre schierano solitamente degli undici mediamente alti. Tra i giocatori più utilizzati, spiccano i cm di Fazio (1,95m) per la Salernitana e di Vanja Milinkovic-Savic (2,02m) per il Torino.

Nonostante questo, la Salernitana appare essere generalmente più efficace nei duelli aerei, come possiamo vedere paragonando le performance per giornata delle due squadre nei grafici seguenti:

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Possesso palla: la trasformazione del Toro

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Valutiamo ora il possesso palla, qui approssimato dal pass share per partita. A titolo esemplificativo, consideriamo una partita in cui il Torino produce 300 passaggi riusciti e l’avversario ne produce 200: il pass share del Torino sarà del 60% (300 su 500 totali).

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La Salernitana sembra lasciare più volentieri il pallino del gioco nelle mani dell’avversario (in particolare nella seconda parte di questo girone d’andata), tipico di una certo modo di interpretare un sistema con difesa a 3: un’interpretazione un po’ più speculativa, simile a quella che ha accompagnato molte delle stagioni del Torino negli anni recenti (da Ventura a Mazzarri, a Longo e allo stesso Nicola, a prescindere dai risultati conseguiti).

Il Torino sta invece diventando una squadra orientata al possesso. Chi ha buona memoria ricorderà un’intervista di Mister Juric risalente al primo periodo dello scorso anno, in cui esternava dubbi e curiosità su che tipo di squadra sarebbe diventata il Torino; da lì a poco, l’acquisto di Samuele Ricci e l’encomiabile lavoro del Mister hanno dato una direzione ben precisa al gioco del Toro.

Aggressività

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Come indice di aggressività consideriamo il rapporto tra il numero di interventi difensivi e il numero di passaggi fatti dall'avversario.

Ad esempio, un indice di valore 0.20 equivale a concedere 5 passaggi per ogni intervento difensivo effettuato.

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Entrambe le squadre si attestano su valori medi di aggressività. Nel caso del Torino questo potrebbe stupire, essendo l’aggressività uno dei cavalli di battaglia del Mister, ma possiamo ipotizzarne un senso nel contesto della trasformazione cui accennavamo poc’anzi nel discorso sul possesso palla. In aggiunta, sempre più squadre in Serie A adottano uno stile di gioco simile a quello del Torino (si pensi ad Atalanta, Verona, Monza e per certi versi Cremonese); di conseguenza è naturale che gli avversari abbiano studiato le contromosse adeguate per diminuire l’efficacia dell’aggressività di suddette squadre.

Quanto e come corrono Torino e Salernitana

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Rispetto ai grafici realizzati in precedenza, nel caso dei km percorsi andiamo ad aggiungere dei segmenti che evidenziano la differenza con la performance dell'avversario di giornata: linee verdi se la squadra ha corso più dell’avversario, rosse se ha corso di meno.

Andiamo ad analizzare i dati della Salernitana:

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I campani tendono a coprire più chilometri dell’avversario ad andatura bassa (jog) e meno dell’avversario ad andatura alta (sprint) ma il pattern non sembra realmente consolidato ed indicativo.

La situazione è diversa per il Torino:

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in questo caso i pattern sono estremamente chiari e indicativi di un effetto sistemico.

Sembra esserci una componente di estrema efficienza nella copertura del campo da parte del Toro, che corre praticamente sempre meno degli avversari; in aggiunta, riesce a macinare più km degli avversari ad andatura bassa (jog), lasciando loro l’onere di coprire quella differenza con andature più dispendiose (run e sprint).

Si preannuncia un match tutto sommato equilibrato in cui sarà verosimilmente il Torino a condurre la gara, con la Salernitana pronta ad agire di rimessa. E che vinca il granata migliore!

Una vita tra la passione per il calcio e l'ossessione per i dati, alla disperata ricerca di un senso nelle cose sventolando con orgoglio il vessillo della milizia nerd. Cultore dello spazio-tempo, da Ventura a Picard. Musicante all'occorrenza. Di solito rimango, ma se vado via lo faccio con un tunnel.

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