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PAROLA AL MISTER

Rampanti: “Contestazione e dito medio di Juric, ecco i risultati”

Rosario Rampanti Serino
Serino analizza così i temi caldi in casa Toro dopo la vittoria contro l’Empoli

Il Torino batte 1-0 l’Empoli e prova ad avvicinarsi alla zona europea quando mancano tre gare alla fine del girone di andata. Decide Zapata, al terzo gol nelle ultime tre partite, e Vanja mantiene la porta inviolata per la terza gara di fila. Parliamo di tutto questo con Serino Rampanti, nella nuova puntata di “Parola al Mister”.

Serino, quali sono le tue riflessioni dopo questa partita?

“Come detto in passato, durante quella partita contro il Sassuolo in cui ci fu contestazione, terminata con il dito medio di Juric e il mancato saluto della squadra alla curva, la squadra si è ricompattata. La continuità di risultati ci dice che il Torino si è ritrovato, i giocatori hanno nuovamente fiducia in sé stessi. Se qualcuno aveva rapporti compromessi con l’allenatore, questi rapporti sono stati ricuciti grazie ai risultati positivi. Si è ritrovata unione di intenti e questo si riconferma in tutte le gare. A volte le critiche possono aiutare e possono essere costruttive, perché fanno reagire, nel calcio ma anche nella vita. In questo caso, sono state ben interpretate dalla squadra e dall’allenatore e quella contestazione è stata propedeutica al ritorno di un buon Toro”.

Stiamo vedendo il miglior Vanja di sempre, cosa ne pensi?

“Si tratta di un’altra dimostrazione di quanto si diceva poc’anzi. Anche nel suo caso un’esclusione per scelta tecnica si è rivelata la mossa giusta. Il portiere ora è sempre concentrato e sta avendo un buon rendimento. Magari, se Juric non l’avesse lasciato fuori in quella partita, Vanja avrebbe continuato con i suoi alti e bassi. Manca la controprova, ma sicuramente i fatti dicono che, dopo quella panchina, Vanja sta inanellando buone prestazioni”.

Zapata sta tornando quello di Bergamo?

“Più gioca e più la sua condizione migliora. Lo abbiamo già detto in passato, una con la sua struttura fisica ha bisogno di giocare per carburare. Non deve interrompere il ritmo, deve sempre scendere in campo, solo così può mantenere la forma migliore. Tocchiamo ferro e speriamo che non ci siano problemi”.

Vincere anche senza giocare bene è un buon segnale?

“Assolutamente sì. Quando vinci partite così vuol dire che il momento è positivo. Ben più spesso è capitato al Toro di giocare molto bene e non raccogliere quanto seminato. Ora è accaduto il contrario, forse il vento è cambiato”.

Con un Linetty così, Ricci rimarrà in panchina, secondo te?

“In questo momento bisogna toccare il meno possibile la formazione. Di solito, squadra che vince si tocca il meno possibile, e soprattutto se c’è un singolo che rende molto bene, guai a mettere in discussione la sua posizione. Ricci deve fare buon viso a cattivo gioco, star lì mentalmente, lavorare e attendere la sua occasione”.

Si è visto anche il secondo assist di Bellanova, che ora sarà squalificato.

“Avevo un po’ di diffidenza verso questo giocatore, ma mi devo ricredere. Devo dire che la società ci ha visto giusto e ora non rimpiango più Singo. Sta crescendo anche nel cross da fondo campo”.

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