"Nel commentare qualsiasi prestazione di Belotti quest'anno, è difficile prescindere da quanto di buono il Gallo abbia fatto per questa squadra: 25 gol in campionato si presentano da soli, e se a questi vengono aggiunte la generosità e l'intensità che l'ex Palermo ha messo in campo per tutta la stagione, il suo apporto monumentale alla squadra assume contorni ancora meglio definiti, soprattutto grazie alla fame che ne ha contraddistinto ogni prestazione.
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Belotti, con la Sampdoria spiragli di nervosismo. Ma il gol passa altrove
Focus / La prestazione del Gallo macchiata da una condizione mentale non libera e da una marcatura asfissiante. La classifica marcatori arriva solo con la serenità che permette lucidità
"Ieri però, nel pareggio interno del Torino contro la Sampdoria per 1-1, per la prima volta alla fame è sembrata essersi affiancata una certa dose di nervosismo. Probabile che la causa sia quella classifica marcatori che Belotti ha ormai nel mirino: se nel corso della stagione questa è sempre apparsa come un bellissimo sogno, trovarsi ancora lì in cima nelle ultime battute del campionato rischia di giocare qualche brutto tiro al capocannoniere granata.
"E infatti tale nervosismo - che non ha intaccato la solita straripante volontà di rincorrere ogni avversario - ha offuscato la lucidità necessaria in alcune fasi concitate del match. Qualche contropiede e qualche tocco sbagliato hanno amplificato la delusione, come spesso accade a chi ha (e si è) abituato alla pressoché totale onnipotenza.
"Mihajlovic, d'altronde, l'ha sempre sottolineato, affermando come la capacità distintiva di Belotti sia proprio quella di mantenere l'umiltà nel cercare il gol, senza la quale rischia di diventare un giocatore quasi normale. Per questo, l'inseguire il sogno personale richiede paradossalmente di pensarci il meno possibile, perché i fatti hanno dimostrato che è proprio questo atteggiamento, fatto di rincorse, cinismo e cattiveria, ad aver trascinato fin qui il Gallo.
"E allora bando ad ogni nervosismo e ad ogni distrazione: il Toro ha bisogno del miglior Belotti, e Belotti ha bisogno del miglior Toro: poco male se la coppia difensiva avversaria (nella fattispecie quella composta da Silvestre e Skriniar) azzecca la partita dell'anno. Quello che conta è che il Gallo faccia riassaporare a tutto il suo pubblico la sua grinta e la sua voglia genuina già a partire dal match più importante, quello di sabato con la Juventus. Solo così potrà riabbracciare il gol che potrebbe lanciare lui e il Toro. Mica poco.
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