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Buongiorno, stagione tra i top del campionato. Ma Mancini lo taglia dalla lista

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Mancini non include Buongiorno nelle convocazioni della Nations League: ma per le prestazioni degli ultimi mesi l'avrebbe meritato
Silvio Luciani Caporedattore e social media manager 

Quella appena conclusa è stata, senza dubbio alcuno, la stagione della consacrazione di Alessandro Buongiorno: "Poche volte nella vita ho visto giocatori migliorare come lui in questi due anni. Lui è cresciuto sia tatticamente che fisicamente e di personalità, deve continuare così". Se nella prima parte di campionato il centrale classe 1999 aveva alternato ottime prestazioni e qualche sbavatura evitabile, col passare delle settimane ha mostrato miglioramenti costanti, che l'hanno proiettato tra le certezze assolute della squadra e l'hanno portato, tra le altre cose, a meritarsi l'attenzione del ct Roberto Mancini.

Duelli aerei e palloni intercettati: Buongiorno tra i migliori in Serie A

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Sarebbe stato strano il contrario, visto che Buongiorno ha avuto un rendimento impressionante. I numeri raccontano di una stagione vissuta tra i migliori interpreti della Serie A: è il miglior difensore per duelli aerei vinti (99, davanti a Kim e Baschirotto), il secondo per palloni intercettati (60, dopo Ibanez e prima di Toloi) e il terzo per duelli vinti (181, dopo Hien e Ibanez). Se a questi indici di solidità difensiva aggiungiamo la propensione all'inserimento dell'ultimo periodo, che lo hanno portato a realizzare 1 gol, 1 assist e un third pass (passaggio chiave prima dell'assist) nel mese di maggio, il quadro che viene fuori è quello di una creatura (quasi) perfetta, plasmata dall'alchimista Juric.

Fuori dalle convocazioni di Mancini per la Nations League: per Buongiorno è una questione di tempo

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Nella stagione appena terminata, come dicevamo, Buongiorno è entrato nel giro della Nazionale maggiore ma nonostante la pre-convocazione, non avrà la possibilità di esordire con la maglia azzurra nei prossimi impegni di Nations League, essendo stato tagliato dalla lista definitiva (così come era già successo a marzo). Le scelte di Mancini hanno fatto storcere il naso: non solo per Buongiorno, che a nostro modo di vedere avrebbe meritato di essere incluso nel gruppo, ma per la tendenza più generale a confermare i suoi fedelissimi senza tenere più di tanto in considerazione le indicazioni della Serie A, lasciando fuori giocatori che si sono prepotentemente affermati nel campionato che si è appena concluso (Zaccagni e Buongiorno sono due esempi in questo senso). Poco male, perché per Buongiorno anche l'esordio in azzurro è solo questione di tempo: il ragazzo del Fila è sbocciato e la Nazionale è la prossima tappa di un'ascesa folgorante.

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