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Cairo carica il Torino: “Pronti per una guerra sportiva. No ai playout e all’algoritmo”

Redazione Toro News

L'intervento / Il presidente granata interviene all'evento "Inno all'Italia" della Gazzetta dello Sport

"Andremo in una guerra sportiva con l’elmetto e daremo tutto". Così Urbano Cairo durante il suo intervento in apertura de "Inno all'Italia", l’evento che la Gazzetta dello Sport ha dedicato al calcio che riparte e allo sport. Il presidente del Torino e di Rcs ha dedicato un pensiero alla sua squadra che sta lavorando al Filadelfia verso il ritorno del campionato, fissato per il 20 giugno all'Olimpico-Grande Torino contro il Parma. "Dovremo avere un atteggiamento straordinariamente focalizzato e determinato - ha detto Cairo -, fino a oggi il nostro è stato un campionato troppo di alti e bassi dopo il settimo posto dell’anno corso. Ho incontrato i ragazzi e gli ho detto che possiamo riprenderci tutto". 

IL CAMPIONATO - Cairo ha parlato, ovviamente, anche del ritorno del campionato: "Anche oggi il numero dei contagi cala. Sicuramente il campionato è molto mancato, anche se tutto il mondo è stato impegnato contro questo virus che ci ha sorpreso. Oggi sembra che sia possibile giocare e sono contento che si riparta, è proprio un inno alla speranza. E’ un momento di grande gioia e felicità, ripartiamo con grande determinazione". Non mancano di certo le difficoltà: "Ci sono incognite, i giocatori non erano mai stati fermi così tanto, la cosa importante sarà prepararsi bene, e gli atleti dovranno stare molto attenti a cibo e sonno perché si giocherà ogni tre giorni e il fisico sarà molto stressato, anche per il caldo".

L'ALGORITMO - Cairo si è anche soffermato sull'ipotesi dell'algoritmo per decidere i verdetti del campionato, ipotesi avanzata dal presidente federale Gravina come piano C in caso di seconda sospensione del campionato. "Speriamo che non ci sia una nuova sospensione, l’algoritmo per determinare la classifica non mi piace. Perché nel calcio succede spesso l’imponderabile: la Roma perde col Lecce e non vince lo scudetto, la Juve perde un campionato a Perugia sotto l’acqua e il Milan perde una Champions a Istanbul col Liverpool dopo essere avanti 3-0, o l’Inter che vive una giornata tremenda come il 5 maggio all’Olimpico. Queste cose l’algoritmo non le avrebbe previste e credo che sarebbe pericoloso applicare qualcosa di così matematico al calcio. Playoff e playout? Se si interrompe di nuovo il campionato sarà perché non si potrà più giocare. E allora non giochi nemmeno quelli”.