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Camolese, 60 anni da cuore Toro: “Per la salvezza c’è bisogno di tutti”

Esclusiva TN / Il tecnico ha appena iniziato l’avventura da vice-presidente Aiac

Gianluca Sartori

Il 25 febbraio è la data di Giancarlo Camolese, ex giocatore e allenatore del Torino la cui storia è saldamente legata al color granata. Dal 1961 al 2021, la carta d’identità dice sessant’anni ma in “Camola” la passione per il suo lavoro e l’entusiasmo sono quelli di sempre. E da grande appassionato di politica del pallone quale è sempre stato, ha deciso di entrare a far parte del direttivo Aiac come vice-presidente al fianco di Renzo Ulivieri, colui che lo sostituì sulla panchina del Torino nel 2002. I vertici dell’associazione che tutela gli allenatori italiani di calcio sono ancor più a tinte granata se si pensa che nel consiglio direttivo, in qualità di consigliere, c’è anche quel Tonino Asta che fu proprio il capitano per eccellenza del Torino di Camolese ad inizio anni Duemila. “Ho intrapreso questo incarico perché gli allenatori sono una parte importante del nostro sport, specialmente quelli che lavorano nei settori giovanili – dice Camola a Toro News – il contributo della categoria al sistema-calcio è fondamentale. E poi voglio ridare qualche cosa a un mondo che a me ha regalato, e spero mi regalerà ancora, tante soddisfazioni”.

Camolese è appena stato a Roma per le elezioni federali che hanno visto la rielezione di Gabriele Gravina a presidente Figc: “E’ il premio per quanto Gravina ha fatto in questo periodo molto difficile a causa del virus – è il commento di Camola -. Ha cercato di stare vicino ai calciatori e agli allenatori, istituendo dal punto di vista economico fondi per tutelare coloro che potevano essere in difficoltà. Ha fatto di tutto per fare ripartire il calcio, con l’adozione di protocolli sanitari che hanno chiesto sacrifici alle società ma che hanno permesso di rivedere il calcio in Italia in un momento complicato per tutti”.

Il discorso si sposta sul Toro, che sta attraversando giorni difficili a causa del focolaio di Covid scoppiato all’interno dello spogliatoio. “E’ un problema che ha colpito e colpisce molte squadre. Complica maledettamente la vita degli allenatori che magari preparano la settimana in un modo, poi magari arriva il dottore a portare notizie spiacevoli”. Camolese promuove l’operato di Nicola, almeno sino all’interruzione per virus: “Sta lavorando nella maniera giusta, cercando di chiedere tanto a tutti i suoi giocatori. Sta vicino a tutti e cerca di recuperarli, anche quelli che erano stati messi frettolosamente un po’ da parte – spiega Giancarlo -. Penso ad esempio a Sirigu, Izzo e Nkoulou. Ci sarà bisogno del contributo di tutti, nessuno escluso, per arrivare alla salvezza. E Nicola lo ha capito subito”.