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Torino-Juventus, Mazzarri cambia approccio: meno retorica e un derby di testa

Nikhil Jha

L'analisi / Dalle parole del tecnico in conferenza stampa traspare la volontà di non alzare toni e tensione: profilo basso

"La strada verso il derby prende una direzione tutta nuova, rispetto quella che i tifosi del Torino avevano iniziato a conoscere bene. La prima stracittadina di Walter Mazzarri conferma il profondo solco tracciato con quel recente passato granata che si chiama Sinisa Mihajlovic: zero retorica, nessuna invenzione particolare, profilo basso e testa alla partita.

"È questa la nuova ricetta del derby a firma di Mazzarri: i toni del serbo, dal "popolo contro padroni" in giù, sono lontani anni luce. Per non parlare delle conferenze stampa allargate a tifosi e magazzinieri, per dare uno scossone all'ambiente che però resta tale se non accompagnato dalle contromisure sportive, prettamente di campo, che sono necessarie. A restare pare essere quasi una partita come le altre; il tecnico di San Vincenzo lascia poco spazio alle suggestioni: "Differenze tra questo derby e quello di Genova e Milano? Aspetto di viverlo, dopo la partita ve lo dirò". Nella testa soltanto l'amato lavoro e il difficile obiettivo di strappare punti alla seconda in classifica.

"Il primo ingrediente non è il cuore, né i piedi: è alla testa che va l'accorato richiamo di Mazzarri, preoccupato che la carica del derby si trasformi in un boomerang - come d'altronde spesso si è rivelato essere - per il Toro, carico fino ad implodere su se stesso al momento dei fatti. "Dobbiamo evitare gli eccessi di foga e restare lucidi: rimanere in undici per tutta la partita è troppo importante". Il riferimento è ai tanti rossi accumulati nelle ultime partite contro la Juventus che hanno condizionato tanti derby. Il messaggio è chiaro: "Non è un match di pugilato".

"Una sconfitta - quella di Coppa Italia - contro la Juve fu fatale a Mihajlovic, dalla Juve Mazzarri può dare la svolta decisiva alla sua squadra, dopo i primi 5 risultati utili consecutivi che hanno dato una ventata d'aria attorno all'Olimpico Grande Torino. Ad una squadra tutta di cuore e nervi, il nuovo tecnico granata vuole sostituire un Toro di testa. Per battere un colpo nella partita più importante.