toro

Fiorentina in controllo totale e Toro ko

Gino Strippoli

L'Analisi di Gino Strippoli - Per i granata un solo tiro in porta mentre in campo si erge la classe di Ribery

Quando in 95 minuti una squadra fa un solo tiro in porta, in questo caso con Belotti che di testa manda sul palo, non si può di certo pretendere che esca poi dal campo con un risultato positivo. Il Toro ieri contro la Fiorentina è stata questa, una compagine ferma su se stessa, che non ha mai fatto movimento. Giocatori fermi come statuine in attesa di ricevere palla e mai invece vederli andare incontro al portatore di palla di turno.

Un passo indietro rispetto alla partita contro il Genoa, c'è anche da dire che la Fiorentina non è il Genoa e ha giocatori importanti e di classe come l'intramontabile Ribery, un vero esempio e fuoriclasse per i suoi compagni, alla bella età di 37 anni. Ecco al Toro manca un giocatore di questo genere, un fuoriclasse anche stagionato ma con colpi importanti tali da far girare l'intera squadra. E ieri sera il Toro è stato colpito proprio dall'intelligenza di questo francese, che non sembra accusare il tempo e il logorio di tanti anni giocati a altissimi livelli.

Togliendo nuovamente Sirigu autore di alcune belle parate e Belotti che ha fatto tanto movimento e creato con un colpo di testa su assist di Ansaldi l'unico pericolo è unico pallone indirizzato nello specchio della porta per i granata, il Toro non è mai stato in partita. Ha sbagliato l'approccio ma anche il seguito di tutti i seguenti minuti. Troppo poco affidarsi alle fiammate di Belotti per cercare di vincere una partita. I Viola sono stati sempre aggressivi agevolati da un Toro troppo basso che non è mai riuscito a uscire per impostare azioni decisive in attacco.

Invece la fase offensiva fiorentina soprattutto nel primo tempo ha fatto ammattire la fascia destra dove De Silvestri e Lyanco sono sempre stati in difficoltà e devastati dalla coppia Ribery - Kouame.

Nel secondo tempo con l'entrata di Verdi, Millico e Edera si è visto un Toro più offensivo ma quel poco di buono creato si è infranto nello scontro tra Millico e Lukic. Già un'occasione d'oro per i granata con Lukic pronto a calciare un rigore in movimento ma fermato da Millico che ha tentato di calciare anch'egli il pallone scontrandosi con il compagno di squadra. Quello che non ha realizzato il Toro lo ha concretizzato invece la Fiorentina con l'entrata di Cutrone e con la complicità di un disastroso Meité che perde palla nella zona nevralgica del campo e lascia campo aperto a Ribery che regala all'ex milanista il pallone del raddoppio.

Un Toro alla fine non pervenuto, una squadra che non ha mai visto palla. Quando non ti muovi anche senza palla sei facilmente marcabile. L'unica consolazione è la vittoria del Genoa sul Lecce che tiene a distanza di sicurezza il terzultimo posto.

Sarà salvezza ma questa è una squadra per almeno 7/11 da ricostruire tra i titolari. Non convincono Lyanco in difesa e Aina sulla fascia , Meité sembra sempre che abbia altri pensieri in campo piuttosto che giocare, Nkoulou se ne andrà, idem De Silvestri, Zaza non riesce a esprimersi come aveva fatto vedere nel Sassuolo e in Spagna e Rincon sembra molto stanco. Il Toro del futuro non può più partire ad questi giocatori.